4 AGOSTO 2005 – ARRIVO A STIRLING
Abbiamo prenotato via web un volo con una compagnia scozzese low cost, la
Flyglobespan, che fa la tratta Nizza-Edimburgo per noi comoda visto che ci
trovavamo in Costa Azzurra in questi giorni. Costo 250 € a testa A/R.
Abbiamo anche noleggiato una macchina con la Hertz, una Ford Focus (386 €
per 13 giorni) che recuperiamo al nostro arrivo in aeroporto dopo una coda
estenuante.
Il tempo è molto nuvoloso, fa freddino, pioviggina e c’è vento. Bene! Cosa
ci aspettavamo? Il sole e le palme di Nizza??!...
La nostra prima tappa è Stirling, una città ad ovest di Edimburgo,
visiteremo la capitale alla fine del nostro soggiorno. Abbiamo prenotato via
email un B&B, tra l’altro devo anche avvisare la padrona di casa che
arriviamo in ritardo…
In viaggio possiamo avere un’anteprima della bellissima campagna scozzese,
nonostante il brutto tempo: prati verdissimi, o gialli, pieni di mucche,
pecore o cavalli… Intanto il cielo si sta un po’ schiarendo.
Arriviamo a Stirling mezz’ora dopo circa e troviamo quasi subito la LINDEN
GUESTHOUSE *** (Fay McGuinness, 22 Linden Avenue,
www.lindenguesthouse.co.uk, 25£ / persona). La padrona di casa ci
accoglie calorosamente e ci accompagna nella nostra stanza, molto carina e
curata. Abbiamo il bagno in camera, nuovissimo e lindissimo.
Usciamo subito per cena perché è già tardi e in Scozia si cena presto. Nel
frattempo il sole è uscito e c’è una luce molto particolare. Sono le 21 e
non fa ancora buio, si vede che siamo molto più a nord! La cittadina sembra
carina ma non c’è nessuno in giro! Ceniamo in un ristorante indiano, non
molto tipica come prima cena ma ne avevamo voglia.
5 AGOSTO – STIRLING, TROSSACHS
Al mattino andiamo subito al Tourist Information Center (TIC) per prenotare
il B&B sull’isola di Skye per i giorni successivi. Sfortunatamente a Skye
non c’è un solo posto libero perché capitiamo durante il week-end! Non ce lo
aspettavamo e siamo presi un po’ alla sprovvista. Durante il giorno
decidiamo poi di invertire il nostro percorso, facendo un giro antiorario
della Scozia. Così potremo prenotare il B&B a Skye con una settimana di
anticipo. Dobbiamo tornare domani mattina per sistemare questa faccenda.
Visitiamo il castello (8£ / persona).
È molto bello da vedere da fuori,
arroccato su una collina, ma dentro non mi dice nulla di che. Oggi il tempo
è piuttosto soleggiato e godiamo di una bellissima vista sul Wallace
Monument, uno dei simboli di Stirling. Sir William Fallace, un grande
guerriero scozzese, è stato interpretato da Mel Gibson in Braveheart tanto
per intenderci! Con la macchina, andiamo fino al monumento pensando di
salire in cima per la vista, ma solo per arrivare ai piedi dell’edificio c’è
un cammino in salita che non sembra molto breve. Cominciamo a salire piano
ma siccome sono incinta di 7 mesi non me la sento di proseguire e torniamo
indietro. Peccato…
Riprendiamo la macchina e ci rechiamo nella regione dei Trossachs ad ovest
di Stirling. Ci sono bellissimi paesaggi, il cielo azzurro è cosparso di
nuvole bianchissime che rendono lo scenario molto fotogenico. Tra l’altro la
luce del sole fa risaltare tutti i colori della campagna.
A pranzo ci fermiamo a Callander in una coffee house. Proseguiamo il nostro
giro verso i laghi Loch Achray e Loch Katherine, dove ci fermiamo per fare
una piacevole passeggiata sulle sue sponde.
Finiamo il nostro giro al Loch
Lomond, il più grande lago della Scozia, luogo di villeggiatura molto
popolare.
Torniamo a Stirling verso le 18’30 e un’ora dopo usciamo di nuovo per andar
a cena. Questa sera proviamo l’Hannibal’s Restaurant, locale ispirato al
famoso film con Anthony Hopkins. Le pietanze hanno nomi molto particolari!
6 AGOSTO - ST ANDREWS, DUNOTTAR CASTLE, STONEHAVEN
Oggi lasciamo Stirling, salutiamo Fay e ci facciamo una foto ricordo
insieme. Ho dimenticato di dire che la colazione era favolosa! Si poteva
scegliere tra colazione scozzese (con uova, pomodoro, fagioli, salsiccia,
toast) oppure continentale (con brioche calde, toast, marmellata di arancia,
muffins…). Davvero un buon indirizzo.
Prima di lasciare la città torniamo al TIC per prenotare i B&B alle Orcadi e
sull’isola di Skye. Per la prima destinazione troviamo posto a Stenness in
un B&B per 28£ / persona. Siccome sembra sia l’unico posto disponibile lo
prendiamo. Mentre sto valutando l’alloggio, Paolo si è collegato via
internet per prenotare anche il passaggio sul Ferry (147£ per la macchina e
due passeggeri, per niente economico!). C’è molta coda nell’ufficio e siamo
già qui da un po’, così l’impiegata mi chiede gentilmente di andare in un
altro TIC per prenotare il B&B a Skye!
Mentre siamo in viaggio prenoto da sola via telefono il B&B a Inverness, il
cui indirizzo mi era stato dato da una ragazza via internet. Per fortuna c’è
posto per la sera dopo.
Da Stirling prendiamo la strada costiera che va verso nord-est. Ci sono dei
bei paesaggi e villaggi pittoreschi. Ci fermiamo a St Andrews, cittadina
famosa per ospitare il primo campo da Golf della storia nonché una
Cattedrale in rovine molto affascinante. Quando arriva la tanto attesa
“doccia scozzese” all’ora di pranzo ci rifugiamo in un bar per mangiare. Per
fortuna smette di piovere dopo un’oretta e possiamo proseguire il nostro
giretto. Ci rechiamo subito nel TIC della cittadina per prenotare il B&B a
Skye. Dopo alcune telefonate la ragazza ci trova un posto per 30£ / persona.
È al di sopra del nostro budget iniziale ma non abbiamo molte alternative.
Ci dice che è tutto pieno! Non possiamo nemmeno vedere una foto questa
volta, speriamo in bene.
Proseguiamo il nostro viaggio in direzione di Stonehaven. Per strada faccio
alcune telefonate a B&B e Guesthouse per la notte stessa, trovando i numeri
su un catalogo che ho preso al TIC. Trovo posto in una GH a 4 stelle per 27£
/ persona. Non c’è la foto ma visto che è un 4 stelle mi fido.
Poco prima di Stonehaven, ci fermiamo alle maestose rovine del Dunottar
Castle (4£), su un promontorio roccioso a picco sul mare e circondato da
verdissime falesie! È uno dei posti più belli che abbia mai visto.
Inoltre
siamo fortunati con il tempo perché c’è un gran sole e alle 17’30 c’è una
luce morbida che rende i colori ancora più intensi. Su questo sito è stato
girato Hamlet con Mel Gibson (sempre lui!). Abbiamo purtroppo poco tempo per
visitare le rovine perché chiude alle 18 ma in compenso siamo quasi da soli
e ci possiamo godere il giro in pace, tra i prati verdissimi e le rovine con
feritoie che fanno da cornici al paesaggio circondante. Scatto un numero
impressionante di foto! Questo posto merita davvero una sosta! Dopo la
chiusura del castello, facciamo un giretto su un sentiero che domina la
scogliera e una spiaggia di ghiaia nera, sulla destra del castello. È tutto
molto selvaggio e affascinante.
Andiamo via a malincuore ed arriviamo nella graziosa cittadina di Stonehaven,
situata tra le colline in un’ampia baia. Troviamo la nostra GH: ARDUTHIE
GUESTHOUSE **** (Martin and Cathy Gardner, Ann Street, Stonehaven,
www.arduthieguesthouse.com, 27£ / persona). È bellissima! E’ una casa
vittoriana a tre piani con un bel giardino fiorito. Ci accoglie il padrone
di casa, gentilissimo, e ci accompagna subito nella nostra stanza: la
Balmoral, all’ultimo piano, sotto il tetto. Tante scale per me ma è
veramente graziosa; ha il letto a baldacchino e su un tavolino una
bottiglietta di Whisky e un cestino di frutta ci danno il benvenuto! In
bagno troviamo pure un accappatoio e tutto il necessario per la toilette.
Questo è il posto migliore dove siamo stati.
Per cena andiamo fino al porticciolo di Stonehaven. C’è la bassa marea e
tutte le barche sono appoggiate sulla sabbia, in bilico. Ceniamo al Ship Inn,
un pub affollato e affumicato. Mangio pesce e verdure lesse e un dolce
assolutamente allucinante: Mars Delight, una coppa di gelato enorme con dei
pezzetti di Mars! No comment…
7 AGOSTO – ELGIN, FORT GEORGE, LOCH NESS, INVERNESS
Oggi è nuvoloso. Ieri sera siamo stati molto fortunati per visitare il
Dunottar Castle.
Dopo un’abbondante colazione scozzese (oggi mi sono lanciata anch’io) a base
di salsiccia, potatoe scones, pomodori cotti, bacon, toast + croissant,
yogurt e cereali... (lo so, facciamo schifo! Infatti per digerire questa
colazione ci impiego tre ore e decido che è l’ultima volta che prendo la
colazione scozzese!) partiamo per Elgin, seguendo l’autostrada e quindi
tagliando per l’interno. Elgin è famosa per la Cattedrale ora in rovine,
data alle fiamme nel 1390. E’ veramente affascinante e maestosa.
Dove un
tempo c’era il pavimento della cattedrale ora si trova un soffice tappeto
erboso che contrasta con la pietra dell’edificio. Vi consiglio di salire in
cima alla torre da dove si ha un bel panorama sul sito e i dintorni.
Purtroppo oggi il tempo è bruttino ma ne vale comunque la pena.
Proseguiamo il viaggio fino a Fort Gorge sulla costa est, poco prima di
Inverness. Siccome non abbiamo tanta voglia di visitarlo (è enorme e costa
6£ a testa) lo vediamo da fuori e continuiamo fino ad arrivare a Inverness.
Non ci fermiamo in città ma prendiamo la A82 direzione Fort William, per
percorrere la strada che costeggia il famoso Loch Ness.
A metà lago più o meno si trovano le rovine dell’Urquart Castle, che
visitiamo (6£), anche se il Dunottar Castle era molto più impressionante,
infatti qui il costo è esagerato secondo noi, ma siamo sul Loch Ness, il
lago più famoso del mondo forse… Per fortuna ora c’è un bel sole e
passeggiamo tranquillamente tra le rovine e i prati verdi che dominano il
lago. Di Nessie nessuna traccia! Vediamo invece numerose barche di turisti,
e un paio (che ho poi visto in un servizio su Discovery Channel) che
scandagliano il lago in cerca del mostro! Decidiamo di non andare al Visitor
Center dedicato esclusivamente a Nessie e torniamo a Inverness, che sembra
una bella cittadina.
Prima di fare un giro in città ci rechiamo nel nostro B&B, che si trova un
po’ fuori, a Westhill (che stranamente si trova ad Est e non Ovest di
Inverness! Infatti ci abbiamo messo un’ora a trovarlo sulla cartina!):
BONNIE VIEW (Marjory O’Connor, Towerbrae (North), Westhill, Inverness, Tel.
(01463) 792468, 23£ / persona).
E’ una casetta di costruzione recente, molto semplice, che si trova su una
collina che domina un bel paesaggio. Suono il campanello e ci accoglie molto
calorosamente Marjory, una signora sui 60 anni molto allegra e che sembra
molto gentile. Sembra felicissima di vederci e quando compare mio marito con
le borse, lei fa: “Paoloooo!!!” con un grande sorriso (le avevo detto i
nostri nomi il giorno prima al telefono). Sembra un po’ matta a prima vista
ma è dolcissima! Ci accompagna nella nostra stanza, che si trova nel
seminterrato, dobbiamo scendere alcune scale strettissime coperte di una
spessa moquette. La stanza è graziosa benché molto kitsh! Il bagno è molto
particolare, praticamente è diviso in due: una stanzetta microscopica con wc
e lavandino e poi affianco, una specie di nicchia nel muro con la doccia! Ma
dobbiamo trascorrerci solo una notte, andrà bene così. Quando saliamo su in
salotto ci offre tè e biscotti (i famosi shortbread al burro) e facciamo due
chiacchiere. E’ veramente una personcina dolcissima, ci fa delle domande su
di noi, sul nostro viaggio, ci spiega che fa B&B da 20 anni, e ci fa vedere
i diversi mappamondi esposti nel salotto con delle puntine che indicano,
anno dopo anno, i paesi di provenienza dei suoi ospiti. Scopriamo così che
sono venute persone dalla Malaysia, dall’India!… Dopo un po’ ci lascia
perché deve preparare un barbecue nel suo giardino per una festicciola che
ha organizzato con degli amici. Dice che bisogna essere pazzi per
organizzare un barbecue in Scozia e si infila la giacca a vento! Ci fa
morire dalle risate!
Per cena andiamo fino ad Inverness, c’è ancora una bella luce e facciamo un
giretto fuori dal castello, che domina la città e il fiume. Fa freddino!
Anche se noto che gli impavidi Scozzesi vanno in giro in maniche corte anche
quando ci sono 10 gradi! Mio marito sostiene che lo fanno non perché non
sentono il freddo ma perché fa più figo!...
Ceniamo al Dickens, che propone un menu infinito ed è gestito da Cinesi. Il
cibo non è un granché. Ci era stato mio marito anni fa ma evidentemente la
gestione è cambiata nel frattempo. Finiamo la serata in un pub, l’Arlequin
Bar, dove possiamo osservare le abitudini dei giovani Scozzesi: scolarsi
litri di birra e Whisky contemporaneamente come se fosse succo di frutta!
Senza distinzione tra maschi e femmine. Complimenti per la resistenza!
8 AGOSTO – ORCADI
La colazione da Marjory è abbondantissima e merita da sola la sosta a casa
sua!... Dopo una scodella enorme di yogurt e Muesli, ci porta dei toast,
spessi e morbidissimi, scaldati al tostapane e accompagnati con burro fresco
e Marmelade (marmellata di arancia) divina! Paolo prende anche bacon, uova e
salsiccia! Gli verrà un fegato!...
Partiamo alle 9’20 dopo i saluti affettuosi, due parole sul Guest Book e una
foto con Marjory.
Oggi dobbiamo raggiungere le Orcadi (Orkney Islands), quando lo sa Marjory è
molto sorpresa, dice che gli unici Scozzesi che si recano da quelle parti lo
fanno per andar a trovare qualche parente.
Percorriamo la strada costiera che va verso Nord. Il paesaggio è davvero
spettacolare, la strada passa sopra delle scogliere tappezzate di prati
verdi e gialli a picco sul mare. C’è anche un sole splendente! Purtroppo non
ci sono possibilità per fermare la macchina e fare delle foto o delle
riprese, inoltre stanno facendo dei lavori sulla strada. Peccato.
Siccome il traghetto per le Orcadi parte alle 13’45 e bisogna trovarsi
all’imbarco un’ora prima, non ce la facciamo a percorrere la strada costiera
fino a Nord, a John O’ Groats e tagliamo per l’interno fino a Thurso. Qui il
paesaggio cambia drasticamente: niente più colline o scogliere ma il piatto
totale! Costeggiamo un campo cosparso di gigantesche centrali eoliche.
Arriviamo a Thurso alle 11’40, così decidiamo di provare a raggiungere John
O’ Groats lungo la strada costiera del nord per ammirare le famose
scogliere. Purtroppo le distanze non sono così ridotte ed a un certo punto
dobbiamo tornare indietro per non rischiare di perdere il traghetto.
Decisamente non è destino che vediamo quel posto!
Il viaggio in traghetto è molto piacevole malgrado il freddo e il vento. Al
porto c’erano 15 gradi, quanti ne troveremo alle Orcadi? Per fortuna c’è
ancora sole. L’avvicinarsi alle scogliere dell’isola di Hoy è spettacolare!
Le scogliere sono coperte di una vegetazione di un verde talmente intenso
che mi ricorda le scogliere delle Hawai (viste solo nei film purtroppo)!
L’Old Man of Hoy, un enorme faraglione roccioso sembra accoglierci in queste
isole.
Quando arriviamo al porticciolo di Stromness, avvisto una foca in acqua! La
cittadina è molto carina e sembra di sbarcare in un altro mondo. Sono le 15
e ci dirigiamo subito verso Stenness dove si trova il nostro B&B: FARMHOUSE
B&B (Mr & Mrs Swannie, Ramsquoy, Stenness, Stromness, Orkney,
info@ramsquoy.com, 28£ / persona). La
casa, di costruzione recente, si trova in cima ad una verde collina che
domina uno stupendo panorama sul mare e sui prati circondanti. Dalla nostra
stanza, attraverso un’ampia finestra, beneficiamo della stessa vista. Anche
qui il bagno è simile a quello del B&B di Inverness: una stanzetta minuscola
con wc e lavandino e in camera un box doccia. Per 28£ mi aspettavo un po’ di
più però la stanza è comunque piacevole e luminosa.
Siccome c’è un bellissimo sole e che non sappiamo quanto durerà ci mettiamo
subito in macchina per andar a vedere i famosi siti preistorici che popolano
questa zona: Standing Stones (4 menhir eretti al 2500 a.C.), Ring of
Broadgar (gigantesco cerchio di 36 menhir eretti 4500 anni fa), Skara Brae
(piccolo villaggio preistorico edificato 5000 anni fa e incredibilmente ben
conservato, situato ai lati di una bellissima baia sabbiosa – 6£ / persona).
Sono posti fantastici e una visita è d’obbligo. Riusciamo ad evitare i
pullman di turisti oppure aspettiamo che tutti vadano via per goderci la
pace di questi luoghi mistici. La luce del sole contribuisce a regalare ai
siti una bellezza supplementare.
Proseguiamo per un pezzo sulla strada (qui le strade sono molto strette e
tocca incrociarsi nelle passing places come spiegavo all’inizio) che fa il
giro di Nord Mainland. I paesaggi sono mozzafiato: distese infinite di prati
verdissimi o gialli, migliaia di pecore, mucche nere che creano macchie
scure sui prati verdi e che pascolano tranquillamente, casette di pietra qua
e là, ma non un albero!... E’ tutto piatto nell’entroterra, è per quello che
c’è molto vento. Sembra di essere su un altro pianeta, è davvero fantastico!
Avevo letto pareri contrastanti sulle Orcadi ma questo primo giro ci
entusiasma moltissimo, forse anche per via del bellissimo tempo che esalta i
colori della natura. Inoltre non c’è nessuno in giro, incrociamo pochissime
macchine, così sembra che questi posti ci appartengano…
Alle 19’30 prendiamo la strada per Stromness per trovare un posto dove
cenare. Andiamo allo Stromness Hotel (www.stromnesshotel.com),
edificio storico di fronte al porticciolo. Mi aspettavo di trovare molta
gente ma il locale è quasi vuoto. Sembra di tornare indietro nel passato con
questi arredamenti in legno inizio 900 e la moquette spessissima. Mangiamo
molto bene: pesce, verdure e dolce.
Facciamo poi un giretto a Stromness, non c’è nessuno per strada e fa un
freddo cane! Torniamo al nostro B&B.
9 AGOSTO – ORCADI
Oggi il tempo è brutto! Abbiamo fatto bene a visitare i siti preistorici
ieri! Il padrone di casa ci dice che secondo lui migliorerà. Facciamo
colazione nella sala da pranzo della villetta, situata in una veranda con
vista sulla baia e le colline.
Ci rechiamo a Kirkwall, la città più grande delle Orcadi. Prima di visitare
qualsiasi cosa, andiamo al TIC per prenotare una stanza per la notte dopo,
sulla costa nord delle Highlands. Anche in questa occasione non è semplice:
l’impiegato fa una serie di telefonate senza trovare posto! Per fortuna alla
fine troviamo una stanza in un alberghetto a Bettyhill per 30£ / persona. I
costi sono sempre più alti rispetto al nostro budget iniziale!
Ne approfittiamo per chiedere un B&B anche ad Edimburgo e il ragazzo ci
chiede per quando; alla mia risposta “dal 14 al 16 agosto”, mi chiede: “di
quest’anno?” con un sorrisetto. Ok, ho capito che sarà dura! Fa una serie
incredibile di chiamate e trova anche dei posti liberi ma a costi
allucinanti oppure lontani dalla città. Alla fine rinunciamo e decidiamo che
andremo al Travel Lodge a 4 km dalla città, dove abbiamo visto via internet
che ci sono ancora stanze libere a 75£ in 2 senza colazione. Non sarà molto
tipico ma non abbiamo altre scelte.
Solo che io non mi voglio rassegnare a passare le ultime tre notti in un
albergo anonimo fuori città, così prendo la Lonely Planet e comincio a fare
telefonate con il mio cellulare (meno male che avevo attivato una tariffa
speciale dove per ogni telefonata in Europa mi costa lo stesso di una
chiamata in Italia + 1 Euro una tantum). Trovo posto in un bel B&B ma
vediamo sulla cartina che avremo problemi con il parcheggio perché è troppo
centrale. Però, alla terza chiamata, troviamo la nostra Guest House per 38£
/ persona (indicherò i dettagli più avanti)! Il padrone di casa mi chiede il
mio numero di carta di credito per addebitare la prima notte. Prima volta
che ce lo chiedono. Speriamo in bene! Soddisfatta di me stessa per aver
superato in efficienza il TIC, sono ora pronta a proseguire il nostro
giretto turistico. È anche uscito un mini raggio di sole!
Entriamo nella St Magnus Cathedral, maestosa chiesa in arenaria rossa e
pietra gialla, e facciamo quattro passi nella via pedonale di Kirkwall. La
cittadina è veramente piccola e non c’è molto da fare e da vedere così mi
dedico un po’ allo shopping ed acquisto un cardigan di pile rosso con pecore
bianche per la mia bimba che nascerà tra pochi mesi!
Dopo un pranzo veloce a base di Baked Potatoes e dolci in un bar, andiamo a
visitare la Highland Park Distillery, la distilleria di Whisky tra le più
settentrionali al mondo, che è anche una delle ultime che fa fermentare
l’orzo per conto suo. La visita è molto interessante per chi non ha mai
visto come si fa il Whisky e alla fine ci fanno sedere in una stanzetta per
visionare un video e degustare due qualità di Whisky (12 e 18 anni di
invecchiamento), che purtroppo devo rifiutare per ovvi motivi!
Proseguiamo il nostro giro verso est per andar a vedere le Churchill
Barriers, passerelle di grossi massi di cemento edificate tra Mainland ed
alcune isole minori (Lamb Holm, Glimps Holm, Burray e South Ronaldsay),
durante la II Guerra Mondiale dai prigionieri italiani, per volere di
Churchill che voleva intensificare le difese attorno alla base navale di
Scapa Flow dopo che un sottomarino tedesco vi si era infiltrato. Le
passerelle sono ancora fiancheggiate dai vecchi relitti di navi da difesa e
vale la pena percorrere quella strada, che offre bei paesaggi ed è
costeggiata da alcune spiagge sabbiose.
Facciamo un salto veloce alla Cappella Italiana che fu costruita dai
prigionieri italiani con due baracche prefabbricate e una facciata di
cemento assolutamente realistica tant’è che se non si fa il giro e che la si
vede solo di fronte sembra una vera chiesetta! L’interno è tutto dipinto e
decorato.
L’ultima tappa della nostra giornata è The Gloup, un arco roccioso che
sormonta una grotta marina dove vivono molti uccelli marini. Si trova alla
punta est di East Mailand, vicino a Mull Head. Vale la pena farci un giro e
se si ha il tempo, anche una passeggiata lungo la scogliera.
Questa sera torniamo a Stromness per cena, è l’unico posto “civilizzato”
vicino a Stenness, dove non c’è nulla! Al Bistro 76, indicato dalla LP, non
c’è posto così andiamo al Royal Hotel, un posto davvero piacevole e
dall’atmosfera intima che non era indicato sulla guida, a torto, perché
mangiamo veramente bene.
10 AGOSTO – ORCADI E BETTYHILL NELLE HIGHLANDS SETTENTRIONALI
Oggi ci svegliamo con una nebbia fittissima. Non promette nulla di buono
anche se il padrone di casa, come ieri, tenta di rassicurarci dicendoci che
a volte migliora…
Cerchiamo di visitare la tomba di Maeshowe che data di 5000 anni fa, ma i
tour guidati sono al completo e non accettano ulteriori visitatori. In
effetti si tratta di una tomba a tumulo e possono entrare solo poche persone
alla volta. Siamo molto delusi perché sembrava interessante. È quindi
opportuno prenotare con un certo anticipo (Tel. 01856 761606 – 4£).
Così cambiamo destinazione e andiamo fino alle scogliere di Yesnaby ad ovest
di Mainland. La nebbia si sta dissolvendo per fortuna. Infiliamo le nostre
scarpe da trekking perché c’è molto fango ed iniziamo la camminata su un
prato erboso come della moquette!... Le scogliere sono fantastiche e non c’è
nessuno in giro! Dopo mezz’oretta di cammino arriviamo allo Yesnaby Castle,
un faraglione impressionante in mezzo al mare ma vicino alla scogliera.
Grosse onde si infrangono contro le pareti rocciose e immagino come deve
essere d’inverno quando il mare è molto agitato. Ci sono colonie di uccelli
marini che ci volano intorno e possiamo scorgere alcuni nidi di piccoli
gabbiani nascosti nella roccia.
Torniamo indietro fino alla macchina mentre arrivano alcune coppie di
turisti.
Raggiungiamo di nuovo Kirkwall per andar nell’Internet Point a scaricare la
scheda delle foto digitali su un CD (2£) e navigare in internet per vedere i
posti che abbiamo prenotato per le notti successive. L’albergo di Bettyhill
e la Guest House di Edimburgo sembrano molto carini.
Ritorno a Stromness dove facciamo un giro allo Stromness Museum e un paio di
acquisti nella via principale, prima di imbarcarci alle 16’15 sul traghetto
per Thurso.
Il mare è molto mosso questa volta e stiamo dentro. Ci abbiocchiamo su delle
poltrone comode fino al nostro arrivo alle 18’15. Ci mettiamo subito in
viaggio per raggiungere Bettyhill prima che sia notte. La strada è
incantevole. Dopo un po’ troviamo l’albergo: THE BETTYHILL HOTEL (Bettyhill,
Sutherland,
http://www.bettyhill.info, 30£ / persona). Si trova in una posizione
magnifica, in cima ad una collina che domina vasti prati verdi e una
spiaggia di sabbia stupenda, la Torrisdale Bay. Sebbene la hall sia un po’
retrò e kitsh, la nostra stanza è molto bella e ampia e soprattutto
beneficia della spettacolare vista sulla spiaggia! Che fortuna! E pensare
che era l’ultima stanza rimasta! Abbiamo pure un vero letto matrimoniale…
Faccio questo appunto perché nei B&B i letti sono quasi sempre a una piazza
e mezzo! Siccome è già tardi, andiamo subito a cena nella dining room al
piano terra che dispone di belle vetrate dalle quali potersi godere il
panorama. Il cielo si sta anche aprendo all’orizzonte e piano piano
assistiamo ad uno dei più bei tramonti che abbia mai visto! Dura
praticamente due ore e il cielo si tinge di arancione, rosso e rosa. È
stupendo! La cena è squisita, ricordo ancora la Cheese Cake con salsa calda
al cioccolato!!! Davvero un buon indirizzo.
11 AGOSTO – NORTHERN E WESTERN HIGHLANDS E ARRIVO ALL’ISOLA DI SKYE
Purtroppo il tempo è di nuovo brutto. Oggi abbiamo molta strada da fare fino
all’isola di Skye e partiamo alle 9’30. Proseguiamo sulla strada costiera
delle Highlands Settentrionali, è bellissima e molto verde. La strada è
anche qui a carreggiata unica con una serie di passing places. Per fortuna
incrociamo poche macchine. Prima di Durness una sosta è d’obbligo per
ammirare la stupenda spiaggia di Sangobeg.
Purtroppo oggi non c’è sole ma
riesco ad immaginare i colori che possa avere con il bel tempo. Ricorda
molto una spiaggia delle Seychelles! L’acqua è trasparentissima, la sabbia
rosata ed è circondata da rocce di granito rosa.
Il paesaggio delle Northern e Western Highlands è qualcosa di spettacolare,
ne avevo sentito parlare ma esserci è ancora un’altra cosa: prati
verdissimi, scogliere, montagne, fiordi, laghetti, ruscelli, migliaia di
pecore, mucche, piccoli villaggi di casette bianche immerse nella natura...
Abbiamo fatto bene ad invertire il nostro giro alla fine, perché questa
parte della Scozia è molto più affascinante e selvaggia della costa est.
La cosa ideale sarebbe di prendere tutte le stradine secondarie per godersi
appieno tutti i paesaggi, purtroppo non abbiamo molto tempo. A saperlo
avremmo programmato una giornata in più.
Pranziamo in un pub di Ullapool, il Ferry Inn e proseguiamo senza troppo
attardarci.
Riusciamo però a fare una deviazione dalla A896 fino ad Applecross seguendo
la strada costiera da dove possiamo vedere l’isola di Raasay, davanti a Skye.
La stradina in seguito passa un collo piuttosto elevato da dove si ha una
vista spettacolare. Purtroppo il tempo è brutto ma è affascinante lo stesso.
La discesa dal collo è altrettanto impressionante e passa in mezzo ad una
gola profondissima e ripida. Ci fermiamo un attimo e scendo dalla macchina
per fare una foto. Grave errore! Vengo letteralmente assalita da centinaia
di midge, i famigerati moscerini di cui avevo sentito parlare ma alle quali
non credevo molto. Mi massacrano, praticamente è come essere punti da
minuscole zanzare! Risalgo in macchina in un attimo e ripartiamo con i
finestrini aperti per farli uscire, perché me li sono portati tutti dietro,
sono attaccati ai miei vestiti, ai capelli, è un vero incubo!... Ce ne
liberiamo soltanto dopo aver percorso diversi km!
Siccome siamo ancora a più di 20 miglia da Broadford, la cittadina di Skye
dove abbiamo prenotato il B&B, acceleriamo. Prendiamo lo Skye Bridge che ora
è gratuito ed arriviamo a Broadford alle 20 passate. Ci accoglie la padrona
di casa del nostro B&B: Mrs Isabel MacLeod (Hillview, Blackpark, Broadford,
mysite.wanadoo-members.co.uk/hillviewblackpark, 30£ / persona). La
nostra stanza è molto confortevole e accogliente. Come al solito, neanche il
tempo di rilassarci cinque minuti e siamo già fuori per andar a cena. Per
strada avevo prenotato via telefono un ristorante indicato nella LP: il
Creelers (www.skye-seafood-restaurant.co.uk).
Il locale è molto piccolo e coloratissimo e propone un menu con influenze
provenzali. Mangiamo molto bene. Tra i dolci provate lo Sticky Toffee
Pudding.
12 AGOSTO – SKYE
Oggi facciamo colazione alle 9, cioè quasi un’ora dopo della solita ora, ci
concediamo questo lusso visto che la padrona di casa non sembra imporci
orari particolari.
In seguito partiamo per un giro dell’isola, direzione nord. Ci fermiamo un
momento a Portree, la cittadina principale dell’isola, con un grazioso
porticciolo dove si affacciano case coloratissime.
Proseguiamo per la penisola di Trotternish dove ci sono belle montagne e un
pinnacolo roccioso: l’Old Man of Storr. Vicino a Tote, c’è un piccolo
parcheggio da dove parte un sentiero verso destra con una vista stupenda e
scogliere verdissime a picco sul mare.
Pochi km più avanti si trova la famosa Kilt Waterfall che è molto facile da
osservare da una piazzola con una ringhiera vicino al parcheggio. Il suo
nome è dovuto alla forma particolare della scogliera che ricorda le pieghe
di un kilt!
In seguito, dopo aver attraversato la graziosa Staffin, visitiamo il piccolo
museo all’aperto Skye Museum of Island Life dove, attraverso alcuni cottage
ricostruiti possiamo avere un’idea della vita nei crofting al 18° e 19°
secolo.
Arriviamo a Uig, porticciolo situato in una baia incantevole, verso le 15.
Purtroppo è troppo tardi per pranzare nell’unico ristorante del porto e così
ripieghiamo su un bar dove mangiamo alcuni muffins e scone con burro e
marmellata!
A Dunvegan non ci fermiamo a visitare il castello ma proseguiamo più avanti
lungo la stradina fino ad arrivare ad un bel punto di vista sul castello, la
campagna e il Loch Dunvegan. Un bel raggio di sole fa sembrare l’erba verde
fosforescente.
Facciamo poi una bella deviazione sulla penisola di Duinish fino a
Waterstein, da dove inizia una passeggiata in discesa fino al Faro di Neist
(che non si vede dall’alto). Il paesaggio è spettacolare! Scogliere
verdissime e ripide a picco sul mare.
Nel faro, che non si può visitare,
sembra che si possa dormire. Non so come facciano gli ospiti a raggiungere
questo posto con i bagagli! In barca? In elicottero?... La risalita è tosta,
ci sono centinaia di scale nella scogliera ma se ce l’ho fatta io al settimo
mese di gravidanza penso che chiunque possa farcela, con calma. Lungo il
sentiero, mentre stiamo camminando, avvistiamo anche due Basking Sharks
(detti squali elefante) nella baia sottostante! All’inizio non capiamo bene
di che cosa si tratta, sembrano tre delfini ma poi capiamo che si tratta di
un animale unico, enorme!
Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Colbost perché all’andata avevamo
visto un ristorante che sembrava molto carino anche se molto costoso: The
Three Chimneys, ricavato in un delizioso cottage bianco sperduto in mezzo
alla campagna (ma con un elicottero parcheggiato davanti!). Purtroppo non
hanno un tavolo libero! Peccato. In seguito, vedrò un servizio sulla BBC che
parlava di Slow Food e nominava proprio questo ristorante! Così torniamo a
Portree dove ceniamo al Portree House Hotel. Molto buono.
13 AGOSTO – EILEAN DONAN CASTLE E ELGOL
Oggi, come aveva preannunciato la BBC, diluvia! Andiamo all’Eilean Donan
Castle, quello di Highlander per intenderci. Si trova sulla terra ferma così
attraversiamo di nuovo lo Skye Bridge. Mi aspettavo di trovarlo in una
posizione molto più isolata, invece è proprio vicino alla strada, su un
lago, collegato da un vecchio ponte. Visitiamo gli interni anche per essere
riparati dalla pioggia battente. Quando usciamo smette di piovere
all’improvviso e ne approfitto per scattare un paio di foto del castello,
molto fotogenico. Per avere una vista migliore saliamo fino al Carr Brae
Viewpoint, indicato su una guida, che si trova su una stradina a destra
prima della cittadina di Dornie. C’è una bella vista dall’alto sul castello,
il lago e le colline.
Non c’è nessuno, sembra che solo noi siamo a
conoscenza di questo posto. Purtroppo riprende a piovere così andiamo a
mangiare al pub del Dornie Hotel. Proseguiamo poi su una stradina che
conduce fino a Plockton, graziosa cittadina con un porticciolo, casette
bianche affacciate sulla baia e tanti fiori. Una passeggiatina è piacevole.
Peccato che piova… Mentre andiamo via esce il sole, ovviamente, così
decidiamo di tornare a Skye e di percorrere la stradina fino a Elgol.
E’
bellissima, siamo ai piedi dei monti Cullin e mentre viaggiamo si forma uno
stupendo arcobaleno. Torniamo a Broadford verso le 18’30 e preleviamo dei
soldi all’unico bancomat funzionante della cittadina. Questa sera ceniamo al
Claymore Restaurant, sulla strada principale, dove mangiamo molto bene. C’è
tantissima gente e bisogna aspettare un po’ per aver un tavolo. Una birra al
bancone del bar aiuta ad ingannare l’attesa.
14 AGOSTO – RITORNO SULLA TERRA FERMA E ARRIVO A EDIMBURGO
Oggi ci svegliamo con un sole splendente e un cielo azzurrissimo come non lo
vedevamo da giorni. Dopo colazione partiamo per Armatale, da dove parte il
traghetto (24,15 £) per Mallaig alle 10’25.
La strada da Mallaig fino ai Trossachs è fantastica. Per un bel po’ si
costeggia la ferrovia ed a un certo punto si scorge il viadotto reso famoso
dal film Harry Potter! I paesaggi sono verdissimi e anche se c’è più
traffico rispetto alle Northern Highlands è molto affascinante lo stesso. La
strada che conduce da Fort William a Tyndrum attraverso il Glen Nevis è
bellissima ed è l’ideale per chi vuole fare escursionismo o semplici
passeggiate. Pranziamo all’hotel Bridge of Orchy e proseguiamo sulla A82
lungo il Loch Lomond fino a Glasgow che siamo costretti ad attraversare per
un pezzo prima di raggiungere la M8 per Edimburgo.
Siccome è presto facciamo una piccola deviazione alla Roslyn Chapel a 7
miles a sud di Edimburgo. Io, fresca di lettura del Codice da Vinci, ero
molto curiosa di vederla dal vivo. Purtroppo delle pesanti impalcature
nascondono quasi totalmente la cappella, infatti sono in corso dei lavori di
consolidamento che dureranno qualche anno. Manca solo un quarto d’ora alla
chiusura così ci fanno entrare gratis. L’interno vale la visita, la cappella
è ricca di ornamenti di pietra e simboli legati ai Templari e per chi si è
un po’ documentato o ha letto il Codice da Vinci è molto interessante e
affascinante cercare di ritrovare i vari simboli e capire il loro
significato. Purtroppo noi non ne abbiamo il tempo e ci accontentiamo di
dare un’occhiata abbastanza veloce.
Arriviamo alla nostra guesthouse alle 17’30: FAIRHOLME GUEST HOUSE (13
Moston Tce,
www.fairholme.co.uk, 38£ / persona). E’ una graziosissima villa
vittoriana che si trova nel quartiere di Newington, a sud della città. Il
quartiere, residenziale, è molto carino e pieno di ville vittoriane con
piccoli giardini fioriti. Il padrone di casa ci accoglie molto gentilmente e
trasporta la mia valigia su per la scala. Nella nostra stanza, confortevole
e con il soffitto altissimo, c’è solo un lavandino ma il bagno si trova
affianco nel corridoio ed è riservato a noi, come mi aveva accennato il
signore quando l’avevo sentito al telefono. Alle 18’30 usciamo con la
macchina fino al centro di Edimburgo e parcheggiamo a St Andrews Square.
Ceniamo a The Guildford Arms, in West Register Street, un bellissimo e
vivace pub, anche molto affollato. Siccome non c’è un tavolo libero per
cena, ci chiedono di accomodarci al bar per aspettare. Il tempo di bere una
birra e ci chiamano, c’è un tavolo al piano di sopra su un mezzanino con
vista sul pub e sul palco da dove più tardi suonerà un gruppo jazz composto
da sei simpatici vecchietti! Questo locale aderisce al Fringe Festival, che
è uno dei più popolari di Edimburgo: si svolge ad agosto e dura tre
settimane e mezzo. Ci sono spettacoli tutti i giorni: teatro, comici per
strada, giocolieri, ecc… E’ molto divertente girare a piedi per Edimburgo e
fermarsi ad ogni spettacolino che si presenta davanti, c’è un’atmosfera
davvero molto vivace e allegra! Gli spettacolini di strada si svolgono
soprattutto lungo il Royal Mile.
15 AGOSTO – EDIMBURGO
Andiamo subito all’Ufficio del Military Tattoo (Tatto Office, 32 Market
Street,
www.edintattoo.co.uk)
per vedere se sono rimasti dei posti disponibili
per questo spettacolare evento che si svolge anch’esso durante la prime tre
settimane di agosto. Iniziamo la coda alle 10 lungo il marciapiede, c’è già
un bel po’ di gente. Arrivati davanti alla porta d’ingresso, chiediamo al
ragazzo che gestisce il flusso di persone se c’è qualche chance di avere due
biglietti e a nostra grande sorpresa ci dice che dovremmo farcela! Ci sono
ancora 30 biglietti in vendita e abbiamo circa 20 persone davanti a noi!
Infatti riusciamo ad acquistare due biglietti, anche se a un prezzo salato,
33£ a testa, ma abbiamo i posti migliori, proprio di fronte al Castello.
Soddisfatti, raggiungiamo a piedi il Royal Mile dove passeggiamo osservando
gli artisti di strada che spesso si esibiscono in sketch comici. Che
contrasto con la Scozia visitata finora. Le Highlands, le Orcadi, dove
regnava il silenzio e dove si incontrava a fatica anima viva sono lontani
dalla vivacissima Edimburgo, piena di turisti, di rumore, di musica!
Percorriamo il Royal Mile dall’incrocio con North Bridge fino al Castello,
dove però non entriamo per troppa coda, e poi scendiamo fino a Holyrood, la
residenza ufficiale della famiglia reale in Scozia.
All’ora di pranzo la pioggia ci spinge a rifugiarci in un pub ma presto
torna il sole e proseguiamo la nostra passeggiata visitando la zona a sud
del Castello: Grassmarket, Chambers Street…). Finiamo la giornata con un
giro nei West Princes Street Gardens, io sono piuttosto stanca e il pancione
pesa!
La sera stessa assistiamo al Military Tattoo, dopo una lunga, lenta e
claustrofobica “processione” nel Royal Mile in mezzo a centinaia di turisti
per arrivare fino alle porte del Castello. Lo spettacolo è molto bello ed
emozionante, abbiamo inoltre il posto migliore per ammirare tutti i giochi
di luce sul Castello. I posti sono strettissimi e poco confortevoli ma per
fortuna non piove e non fa freddo.
16 AGOSTO – EDIMBURGO
Siccome la giornata è un po’ grigia decidiamo di visitare il Castello.
Mentre siamo in coda, una persona dello Staff nota il mio pancione e con mia
grande sorpresa, ci fa saltare tutta la coda! Apprezzo moltissimo! Il
biglietto in compenso è costosissimo: 9,80£ a testa! La visita del Castello
non mi fa impazzire.
Per pranzo torniamo in Grassmarket dove mangiamo in un pub storico: White
Hart Inn, che era frequentato da Robert Burns, un poeta del 700. dopo pranzo
torniamo a goderci l’atmosfera pazzerella del Royal Mile. Riceviamo
volantini per pubblicizzare spettacoli in continuazione, alcuni ragazzi
trovano modi decisamente insoliti per farsi notare, come passeggiare nudi
con solo un asciugamano intorno alla vita, oppure sdraiarsi per terra!
Questa sera per cena facciamo una gita fuori Edimburgo e raggiungiamo South
Queensferry, vicino al Forth Bridge, un ponte ferroviario vecchio di oltre
100 anni, di acciaio rosso, molto impressionante. Ceniamo a The Hawes Inn,
un altro locale storico dall’atmosfera intima, con vista sul ponte
illuminato.
Per dolce mi concedo un ultimo Apple Crumble, delizioso…
Così finisce la nostra vacanza scozzese, ricca di paesaggi mozzafiato e
belle emozioni. Anni fa quando sentivo parlare di questo paese, pensavo ai
castelli stregati e al Loch Ness... Ora nella mia mente ci sono tante
immagini dai colori intensi che ritraggono una Scozia selvaggia e spesso
incontaminata…
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