Ciao guys,
Stiamo di nuovo a Pushkar, sentivamo un gran bisogno di spiritualità e
abbiamo deciso di terminare il nostro soggiorno in questa città santa..... a
dire il vero siamo tornati qui perché si mangia veramente bene: stasera
pizza, quasi come quella che fanno i cugini Capobianchi.
A Bikaner ci siamo salutati con il prof. spagnolo: ci e' stato molto
d'aiuto.
Abbiamo fatto l'esperienza dei treni indiani di classe popolare: si
viaggia divinamente e il tempo scorre come un fiume in piena. Siamo stati a
Nagaur, città isolata nel deserto dove annualmente si tiene un'importante
fiera del bestiame. Pensavamo che ci fosse un qualcosa di turistico, ma
abbiamo trovato, buon per noi la vera india e a noi malgrado un'ora di
panico.
Infatti avevamo terminato le rupie e dopo aver preso un' albergo chiediamo
dove e' possibile cambiare dollari: prima sorpresa la gente del posto non
parla inglese, l'altra sorpresa é stata che qui non cambiano valuta
estera, nemmeno il tanto globalizzato biglietto verde americano.
Quindi ci siamo trovati senza soldi e con l'albergo da pagare. Abbiamo
deciso di fare un pianto greco al gestore dell'hotel che alla fine ci ha
cambiato 20 dollari: ma ho dovuto fare una dichiarazione scritta, dove
elencavo di tutti i miei dati e quelli del dollarone, poi varie fotocopie e
quindi sono arrivate le rupie.
Siamo andati a visitare il forte della città, molto in decadenza, ma
conservava un certo fascino dei tempi rajput che furono, ci ha accompagnato
una guardia che ci apriva le varie stanze.
Quindi ci siamo diretti alla fiera di allevamento. In una piana
sterminata erano presenti migliaia capi di bestiame, per lo più vacche. La
gente arrivava da tutta l'India per vendere il bestiame, nessuno parlava
inglese, ma erano cordialissimi e mi hanno massacrato con la richiesta di
foto: per loro vedersi ritratti nel display della macchina digitale é una
vera magia.
In serata abbiamo assistito ad uno spettacolo veramente interessante: in un
tendone di fortuna hanno allestito un piccolo palco, gli spettatori stavano
seduti sulla sabbia; percussioni e una specie di fisarmonica davano la
cadenza ad una serie di scenette popolari. La cosa piu' strana e' che
gli spettatori erano solo uomini e nel palco si esibivano solo uomini,
alcuni vestiti da donna e cantavano e mimavano gesti sessuali e tutti
ridevano. Facile per noi era capire che essendo gli unici "visi
pallidi" eravamo oggetto di risa e ogni tanto gli attori ci prendevano in
giro.
Un saluto a tutti
Sandro e Massimo |
|
|