Ciao ragazzi, qui tutto bene.
Andiamo con ordine, visto che ieri abbiamo scritto poco.
Il volo con Air India, malgrado le meticolose ricerche del gaiottolone (il
nostro agente viaggi di fiducia, nonchč amico...)
su internet e' andato benissimo: puntuale, servizio impeccabile e sedili
comodi.
Gioppino e' venuto a prenderci all'aeroporto con la nostra Jeep e
l'autista del Kashmir, che noi chiamiamo affettuosamente Saib (il suo vero
nome e' impronunciabile).
Per fare i 230 chilometri per Agra ci abbiamo impiegato pił di sei
ore, non per le strade, ma per la moltitudine di traffico che c'é. La cosa
che ci ha colpito veramente e' la gente per strada che si sposta. Per quel
poco che abbiamo capito, la strada, non e' soltanto via di comunicazione, ma
per molti é dove si svolge la vita.
Ad Agra abbiamo alloggiato in un hotel veramente carino e non abbiamo speso
molto (3 euro a persona). Il giorno seguente siamo andati a visitare il Taj
Mahal, all'inizio c'era la nebbia, ma poi il sole s'é fatto spazio ed il
famoso mausoleo e' apparso con tutta la sua simmetrica bellezza. Difficile
non emozionarsi per questo capolavoro architettonico che vede frapporsi
elementi musulmani alla religione indu. Poi abbiamo visitato il forte di
Agra, un'insieme di residenze racchiuse in doppie mura ciclopiche dal colore
rosso: ricorda molto l' Alhambra di Granada.
Quindi altre 6 ore di follia nelle strade indiane e siamo arrivati a
Jaipur, capitale del Rajasthan. Qui ci siamo abbuffati con le prelibatezze
culinarie del posto. Veramente una sorpresa qui il cibo, alla faccia di
tutti quelli che ci credevano con la "cacarella". Stiamo mangiando veramente
troppo e un po' ci facciamo degli scrupoli per la povertą che ci circonda.
Ieri abbiamo visitato il City Palace e altri monumenti di Jaipur, che é
comunque una cittą poco turistica, se si escludono le aree
intorno ai siti d'interesse: molto caos e folla.
Oggi abbiamo fatto un giro con la jeep nei dintorni di Jaipur, siamo andati
a visitare la citta' fortificata di Amber, un vero capolavoro artistico che
ci ha rapito.
Per arrivare sopra il forte abbiamo preso 2 elefanti: "turisticoooo"
direbbero alcuni, concordiamo con loro!
Poi abbiamo visitato un vecchio complesso di templi, molto belli.
Abbiamo visto molte persone che facevano riti e adoravano i loro dei con
preghiere. Il posto ricordava molto Real de Catorce in Messico per la
decadenza e il contrasto con il paesaggio.
Domani andiamo a Pushkar e ci fermiamo altri due giorni.
Per quanto riguarda il gruppo, va tutto pił che bene e andiamo molto
d'accordo tra di noi.
Vi salutiamo
Sandro, Massimo, Gioppino e tutto l'ospedale |
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