Ammetto di essere a corto di
emozionanti racconti, gli ultimi giorno sono stati piuttosto
familiari...ma forse la nottata passata insonne a causa delle urla
di ben due bimbe, che altro non sono che le mie cuginette, che la
sfortuna ha voluto mie vicine di stanza, con finale risvolto pulp di
rigurgiti rende l'idea di quali sensazionali avventure io stia
vivendo...
Per fortuna oggi sono fuggita e ho girato la citta', ben poco devo
dire, visto che mi sono rifugiata nel primo internet cafe che ho
trovato per sfuggire alla pioggia...e' inverno, fastidiosamente
grigio dopo un po'...
Non potendovi raccontare fatti, mi rifugiero' nel fantastico mondo
delle idee.
Credo di aver gia' menzionato Janet Frame che considero una
soprendente scoperta letteraria; sto leggendo la trilogia che
compone la sua autobiografia ( An autobiograpy ) . Qualora voleste
avere un profondo ritratto della selvaggia nuova zelanda di inizio
secolo troverete nelle sue decrizioni toni violacei e perfettamente
aderenti ad uno stato d'animo che credo permanga nei neozelandesi.
Non saprei spiegarlo chiaramente, e' una sensazione di isolamento,
di sereno distacco, di attaccamento alle piccole cose, sara' forse
perche' e' un'isola, anzi due... Ancora meglio delle mie
improvvisate riflessioni sarebbe preferibile leggerla!
Nella notte, quando il vento soffia forte e la pioggia batte sulle
case di legno, i rumori sono cosi' forti da far tornare alla mente
un tempo lontano; non nascondo di essermi sentita Janet per qualche
ora...
Sembra che la pioggia sia cessata. Posso riprendere il mio
cammino...
p.s.: caro "ospite"... e' tutta questione di gusti!!! l'arte
contemporanea in genere e' stata una tarda scoperta per me, ma ora
e' parte fondamentale dei miei interessi.
Ti concedo la soddisfazione di confermarti ora in corso al Te Papa,
museo nazionale, una mostra sui disegni europei da Michelangelo ai
700eschi.
Di sicuro andro' e ti faro' sapere. |