Premessa
L’idea di un viaggio in Norvegia è nata esattamente il 1° febbraio del
2006, buttando lì una proposta ad Alessio e Roberta, raccontando un
nostro precedente viaggio a Capo Nord fatto nel 2004.
Allora, insieme ad un’altra coppia di amici, avevamo fatto un giro di
22 giorni, salendo da Malmoe, Goteborg e Oslo, poi tagliando l’interno
per Lillehammer e tornando sulla costa a Trondheim e Bodo, poi un giro
alle Lofoten e da Narvik su a Capo Nord. Il rientro avvenne per la
Finlandia e la Svezia, visitando Rovaniemi con il Santa Klaus village,
Stoccolma e Copenaghen.
In quel giro tralasciammo molte cose però e, soprattutto, non vedemmo
i fiordi del centro-sud della Norvegia.
Da qui l’idea di un viaggio di 5 settimane, per vedere a fondo questo
fantastico paese. Dopo che Alessio e Roberta hanno avallato l’idea,
accettandola con entusiasmo, abbiamo iniziato subito a lavorare
all’itinerario, nonostante mancassero ben 5 mesi alla partenza.
La preparazione di un viaggio é già una sensazione bellissima, quando
cerchi di immaginarti posti che non hai mai visto o perdi ore su
internet per cercare informazioni, é già un po’ come partire e
staccare la spina dallo stress quotidiano.
E’ molto utile leggere i diari di viaggio pubblicati sui vari siti di
viaggi e di camperisti, e così in poche settimane abbiamo creato un
bellissimo itinerario, che ci permetterà di salire all’estremo Nord il
più rapidamente possibile e di scendere lungo la costa occidentale con
tutta la calma possibile. Dopo un paio di settimane di consultazioni e
di modifiche al piano di viaggio, l’itinerario era quasi fatto ed il
18 febbraio abbiamo addirittura prenotato il camper a noleggio, un
Rimor Super Brig su Ford TDi 2.5 da 136 cv a 6 marce, lungo 7,10 m.
Periodo di viaggio
Come peraltro rilevabile da tutte le guide il periodo migliore per
visitare la Norvegia è il mese di luglio; le giornate sono lunghe,
superato il Circolo Polare Artico il sole non tramonta mai ed anche il
clima dovrebbe essere il migliore, anche se le giornate di pioggia
possono essere frequenti anche a luglio (a noi è capitato di beccare
molta pioggia, addirittura ben 13 giorni di brutto tempo
consecutivi…). Inoltre, fino a fine luglio è possibile vedere il sole
di mezzanotte. Da non trascurare che i traghetti hanno una maggiore
frequenza da metà giugno fino alla seconda settimana di agosto.
Durata del viaggio – pianificazione itinerario
Abbiamo cinque settimane di tempo, un buon periodo per girare questo
paese, soprattutto se, come noi, si desidera visitare e non
transitare. Saliremo il più rapidamente possibile all’estremo nord,
imbarcandoci a Puttgarden per Rodby, entrando in Svezia dal ponte che
unisce Copenaghen e Malmoe, tagliando l’interno della Svezia per
Jonkoping e Orebro ed arrivando sulla costa del Mar Baltico a Gavle,
ben al di sopra di Stoccolma. Di lì, proseguiremo fino a Pitea, poi
punteremo verso l’interno della Svezia, verso Alvsbyn per andare a
vedere le Cascate Storforsen, poi supereremo il Circolo Polare a
Jokkmokk, andando poi verso Gallivere sulla E10 e poi subito per la
394 verso Tarendo e Pajala, per entrare in Finlandia a Kolari,
proseguendo poi per Inari ed entrando in Norvegia poco prima di Neiden
per puntare poi su Kirkenes, la città più a Est della Norvegia, a 10
km. dal confine russo; confine che arriveremo a lambire a Grense
Jakobselv, punto di confine tra Norvegia e Russia. Lì inizierà il
nostro viaggio di ritorno! Da Grense Jakobselv scenderemo fino ai
fiordi del sud della Norvegia, passando per le Vesteralen e le Lofoten
provenendo dall’isola di Senja.
Per lo studio del percorso abbiamo usato l’ottimo sito www.map24.it
che forse è più completo anche di autoroute 2006, visto che il
programma della Microsoft di quest’anno, non ha la cartografia
completa della Finlandia, ma soltanto della parte sud.
La cosa peggiore è che il nostro itinerario è praticamente pronto già
dai primi di marzo, ad oltre 4 mesi dalla partenza! Quindi, ci
aspettano 4 mesi di attesa e di lunghe telefonate dove ci diremo quasi
sempre le stesse cose, portando il discorso sempre lì… sulla Norvegia,
e facendo un lento conto alla rovescia!
Nella pianificazione del viaggio si tenga presente che l’assenza di
autostrade in Norvegia limita la percorrenza giornaliera; le strade
nazionali, poco trafficate e quasi tutte ottimamente tenute, sono però
talvolta tortuose e con numerosi attraversamenti nel centro dei
paesini incontrati. Attenzione anche ai radar fissi, tipo semaforo,
solitamente segnalati con anticipo da un apposito cartello.
Guide di
viaggio
Noi abbiamo preso quella del Touring Club della Norvegia, mentre per
la carta stradale ci siamo avvalsi dell’Atlante Stradale e turistico,
sempre del Touring Club, usando sia quello europeo che quello del Nord
Europa, che è più dettagliato. Inoltre, abbiamo sfruttato numerosi
siti turistici, soprattutto norvegesi, che ci hanno suggerito numerosi
posti da visitare. Preziosissima la Guida della Vivicamper sulla
Norvegia e Nordkapp, un vero e proprio diario di un viaggio lungo
10.000 km effettuato da Salvatore Braccialarghe, con tutte le
coordinate GPS e quindi utilissimo se si ha a bordo un navigatore
satellitare, anche portatile, con la cartografia europea.
Prezzi
Pare essere la nota dolente di tutti i viaggiatori. Personalmente non
abbiamo trovato le differenze enormi segnalate: sicuramente i prezzi
non sono paragonabili con il miglior ipermercato delle nostre grandi
città, ma se fate un confronto con le nostre note e rinomate località
di montagna o di mare non mi pare che al supermercato norvegese
troviate, per i prodotti di normale uso, dei prezzi esosi (tranne che
per l’acqua minerale!). Il problema è che i supermercati norvegesi
sono pieni di porcate, cose che noi non mangeremo neanche nei nostri
peggiori incubi!
Comprando prodotti locali, anche dai coltivatori diretti presenti
sulla strada, è possibile gustare ottime fragole e ciliegie, spesso a
prezzi buoni. Fantastico il pesce fresco, che se acquistato nei banchi
in strada, direttamente sulle barche nei porti o in pescheria, ha dei
costi inferiori rispetto al supermercato.
Sono piuttosto cari i trasporti urbani ed i traghetti internazionali
da e per la Norvegia, mentre nei ristoranti si spendono dai 15 ai 40 €
a persona per mangiare un piatto unico.
Il gasolio nelle migliori stazioni costa leggermente più caro che in
Italia (prestare attenzione ai prezzi durante il viaggio vi consente
significativi risparmi.) Attenzione anche al gasolio agricolo
(denominato Avgiftsfri anziché diesel) erogato in molte stazioni di
servizio: se per errore sbagliate (e risparmiate molto) non pare ci
prestino molta attenzione. Molte stazioni di servizio offrono ai
clienti la possibilità di scaricare e caricare acqua gratis.
Ovviamente nessun problema con i pagamenti con carte di credito e nel
trovare i “bancomat” (denominati minibank) per eventuali contanti.
Solitamente nei traghetti interni è richiesto il pagamento per
contanti, soprattutto per le piccole traversate, dato che non tutti
gli esattori hanno il terminale (si paga al personale imbarcato sul
traghetto e non esiste biglietteria a terra). Mediamente il costo del
traghetto interno varia dai 15 ai 100 € per 4 persone e il camper, a
seconda della lunghezza della tratta, così come il costo per i
campeggi per la sosta notturna, con carico, scarico ed elettricità,
varia dai 12 ai 24 €.
Occhio all’acqua minerale, come dicevo precedentemente: fate una buona
scorta dall’Italia perché in Norvegia una bottiglia da un litro e
mezzo costa da un euro a un euro e 60! Costa meno la birra che l’acqua
in Norvegia!
Fotografie
Anche i non appassionati di foto, in Norvegia avranno il loro bel da
fare a scattare fotografie da conservare nel bagaglio dei ricordi. Se
avete una normale macchina fotografica, fate un’ampia scorta di
rullini fotografici, mentre se avete una digitale, munitevi di più
memory-card. Altrimenti potrete sempre fare come noi: invece di
portarvi più memory-card, portatevi un PC portatile con il cavo di
collegamento e scaricate tutte le sere le foto sul vostro PC!
Il PC portatile però, con l’inverter si ricarica solamente a camper in
moto, altrimenti non ha sufficiente potenza per caricare la batteria.
Proprio per questo noi, abbiamo spesso preferito sostare la notte nei
campeggi, per avere l’allaccio elettrico e non avere il problema della
ricarica del PC. |
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