Con un taxi prenotato la
sera prima dall’hotel siamo andati al TAPO e abbiamo preso il nostro primo
pulmann messicano; veramente di 1° classe: check in per i bagagli, aria
condizionata, bagno in coda, TV con film in inglese ma con sottotitoli in
spagnolo, posti numerati ed assegnati all’acquisto del biglietto, orari e
prezzi controllabili via internet sul sito
www.ticketbus.com.mx.
In perfetto orario arriviamo ad Oaxaca dopo un viaggio sull’altipiano con
paesaggi che cambiano continuamente e con contrasti non solo naturalistici
molto forti: valga per tutti il confronto tra l’economia del contadino che
ara il suo campo tenendo a mano l’aratro trainato dai buoi e l’enorme
fabbrica Wokswagen di Puebla.
In taxi dalla stazione dei bus, che è dalla parte opposta della città,
all’hotel Pasaje che abbiamo prenotato telefonicamente la sera prima: molto
economico, – camera x 4p $350 – ma perlomeno discutibile per la qualità. Se
le lenzuola sono pulite, qualche dubbio viene dal copriletto che sia pur
arrotolato in fondo al letto, mi ha regalato parecchie punture di pulci
(conosco, e distinguo da altre simili, questo tipo di punture!). Inoltre le
stanze che affacciano sulla strada sono praticamente all’altezza dei
rumorosi bus di seconda categoria che si dirigono alla stazione in fondo
alla strada. Oaxaca resta comunque una tappa splendida: le case coloniali,
lo zocalo che la sera si anima di musica, balli, turisti e persone del
luogo, i mercati, la gente tranquilla e cordiale che svolge le proprie
attività, incurante dei turisti e da ultimo Monte Alban, sito archeologico
tolteco, non imponente, ma soprattutto se non se ne sono già visti molti
altri, interessante anche per la collocazione in mezzo alla sierra.
Sullo Zocalo vi sono anche una serie di ristoranti non particolarmente
economici, ma almeno in quello dove abbiamo mangiato noi (sul lato est della
piazza $600 x 4p), la qualità del cibo ed il servizio sono più che discreti.
Siamo stati anche in una pizzeria italiana (Pizza Rustica, non economica
$390 x 4p e di qualità appena accettabile, con Lucio Dalla a tutto volume
che ci ha disturbato tutta la sera) vicino al convento. Consiglio invece il
comedor vicino al mercato coperto di cui non ricordo il nome (ma è
riconoscibile dalla foto)
dove la comida corrida costa circa $45..
Altra particolarità di Oaxaca: le cavallette fritte – chapulines – le
vendono sulle bancarelle dei mercatini, e non sono male. Qualche dubbio
sull’igiene della faccenda… |