Messico in famiglia

10/08/2004: Città del Messico / Oaxaca

Con un taxi prenotato la sera prima dall’hotel siamo andati al TAPO e abbiamo preso il nostro primo pulmann messicano; veramente di 1° classe: check in per i bagagli, aria condizionata, bagno in coda, TV con film in inglese ma con sottotitoli in spagnolo, posti numerati ed assegnati all’acquisto del biglietto, orari e prezzi controllabili via internet sul sito www.ticketbus.com.mx.
In perfetto orario arriviamo ad Oaxaca dopo un viaggio sull’altipiano con paesaggi che cambiano continuamente e con contrasti non solo naturalistici molto forti: valga per tutti il confronto tra l’economia del contadino che ara il suo campo tenendo a mano l’aratro trainato dai buoi e l’enorme fabbrica Wokswagen di Puebla.
In taxi dalla stazione dei bus, che è dalla parte opposta della città, all’hotel Pasaje che abbiamo prenotato telefonicamente la sera prima: molto economico, – camera x 4p $350 – ma perlomeno discutibile per la qualità. Se le lenzuola sono pulite, qualche dubbio viene dal copriletto che sia pur arrotolato in fondo al letto, mi ha regalato parecchie punture di pulci (conosco, e distinguo da altre simili, questo tipo di punture!). Inoltre le stanze che affacciano sulla strada sono praticamente all’altezza dei rumorosi bus di seconda categoria che si dirigono alla stazione in fondo alla strada. Oaxaca resta comunque una tappa splendida: le case coloniali, lo zocalo che la sera si anima di musica, balli, turisti e persone del luogo, i mercati, la gente tranquilla e cordiale che svolge le proprie attività, incurante dei turisti e da ultimo Monte Alban, sito archeologico tolteco, non imponente, ma soprattutto se non se ne sono già visti molti altri, interessante anche per la collocazione in mezzo alla sierra.
Sullo Zocalo vi sono anche una serie di ristoranti non particolarmente economici, ma almeno in quello dove abbiamo mangiato noi (sul lato est della piazza $600 x 4p), la qualità del cibo ed il servizio sono più che discreti. Siamo stati anche in una pizzeria italiana (Pizza Rustica, non economica $390 x 4p e di qualità appena accettabile, con Lucio Dalla a tutto volume che ci ha disturbato tutta la sera) vicino al convento. Consiglio invece il comedor vicino al mercato coperto di cui non ricordo il nome (ma è riconoscibile dalla foto)
dove la comida corrida costa circa $45..
Altra particolarità di Oaxaca: le cavallette fritte – chapulines – le vendono sulle bancarelle dei mercatini, e non sono male. Qualche dubbio sull’igiene della faccenda…

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