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01/02/2002 Real de Catorce - Monterrey
Oggi tirava un forte vento e faceva freddo. Massimo e Sandro sono andati a
vedere se c'erano bus per Cedral: negativo. Ma sono stati "catturati" da
un tipo strano di nome Bonifacio, che li ha fatti entrare dentro l'imbocco
di una miniera dove vendeva oggetti più svariati, addirittura libri paga
dei minatori! Hanno comprato pietre dove lui ha fatto riti: sputando e
pregando. Alle 11,00 abbiamo fatto l'autostop all'imbocco del tunnel, ci
ha caricato un pick-up fino a Cedral. Da qui siamo tornati a Matehuala per
poi prendere un'altro bus per Monterrey, dove siamo arrivati alle 19.00.
Ci è venuto a prendere con una grossa Jeep il nostro amico Ramon, che ci
ha portato in un' appartamento tutto per noi. La sera l'abbiamo passata
tra ristorante e locali notturni. |
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02/02/2002 Monterrey
Ramon è un nostro amico messicano che Sandro ha conosciuto nel viaggio
precedente e che l'anno scorso è venuto in Italia: è molto gentile e
ospitale. Ci è venuto a prendere alle 9,00, siamo andati in un grosso
supermercato modello americano, dove abbiamo comprato da mangiare e da
bere. Quindi siamo andati nella sua casa di campagna a 40 km. da Monterrey
dove ha anche un grande appezzamento di terra dove coltiva aglio. La casa
è antica, risale a 200 anni ed è fatta in stile coloniale. Ci hanno
raggiunto altri amici di Ramon, tra cui Edo: un cileno simpaticissimo.
Abbiamo passato la giornata a bere, mangiare e a parlare. Alle 24,00 siamo
tornati a Monterrey. |
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03/02/2002 Monterrey In mattinata è passato a prenderci Ramon, siamo andati
al museo Marco nel centro di Monterrey. L'edificio ha un'architettura
moderna ma molto equilibrata, armoniosa e bella, all'interno sono
esposte opere contemporanee messicane. Dopo il museo siamo andati a vedere
la Macroplaza, l'immensa piazza moderna di Monterrey, che si addice a
questa città ricca e proiettata verso gli Stati Uniti. Quindi siamo
andati a pranzo in un piccolo paese vicino Monterrey: Santiago. Il
ristorante era molto carino anche se modello banchetto matrimonio.
Al ritorno c'era molto traffico eravamo a casa alle 18,00. Serata passata
a riposarci. |
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04/02/2002 Monterrey - Zacatecas Oggi c'è stata la separazione di Stefano, infatti lui
andrà verso Chihuahua per il Cañon del Cobre e gli
altri proseguiranno per Zacatecas: appuntamento tra sei giorni nel
Pacifico. Ci siamo salutati con Ramon e Stefano alla stazione dei Bus e
siamo partiti per Zacatecas. Il paesaggio è stato molto bello: infiniti
spazi di deserto. Siamo arrivati a Zacatecas nel tardo pomeriggio. Abbiamo
preso tre letti in un ostello giovanile dello sport, dove forse eravamo
gli unici ospiti. Quindi abbiamo fatto un giro per la città: fatta da
edifici coloniali molto belli e viuzze tranquille, una volta qui si
estraeva moltissimo argento e aveva un ruolo importante nelle colonie
spagnole. Abbiamo cenato con tacos e mais: A letto presto. |
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05/02/2002
Zacatecas
Ci siamo svegliati presto e dopo una colazione a base di tamales, Sandro e
Fabio prendono un bus per La Quemada un sito archeologico a 50 km. da
Zacatecas, mentre Massimo rimane a vagabondare in città. Il sito è tutto
arroccato su una collina irsuta che domina un'ampia vallata. Si arriva
alla cittadella dopo ripidi scaloni e sentieri in salita. Da qui una vista
stupenda a 360 gradi. Il paesaggio era irreale: la paglia giallo
intenso ondeggiava con il vento ed era intervallata da cactus da forme
bizzarre. Siamo scesi alla strada principale attraverso campi. Abbiamo
aspettato un'ora che arriva il bus. Arrivati a Zacatecas abbiamo
pranzato con pollo e abbiamo gironzolato un pò. Serata passata tra le vie
della eterna città coloniale |
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06/02/2002 Zacatecas - Melaque
Oggi è stata una lunga giornata di spostamento, da Zacatecas siamo
arrivati al Pacifico. Partiti alle 8,00, il pullman si rompe dopo appena
un'ora in un piccolo paesino in mezzo al deserto. Era impressionate vedere
come i passeggeri del bus siano rimasti fermi ad aspettare senza domandare
quello che era successo o perlomeno avere notizie sui tempi di attesa, in
Italia ci sarebbe stata una sommossa: altra gente! Dopo due ore
ripartiamo. Abbiamo avuto il tempo di contattare Stefano che stava Creel
nel cuore della Sierra Tarahumara, l'abbiamo chiamato all'hotel e ci ha
risposto incredulo: tutto ok! Alle 15,00 siamo arrivati a Guadalajara e
qui abbiamo cambiato nuovamente per Melaque. Alle 21,30 siamo arrivati nel
pacifico distrutti. Dormiamo in uno spartano Hotel. |
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07/02/2002 Melaque - Tenacatita Un gallo furioso ci ha fatto svegliare presto. Alle
10,30 abbiamo preso un bus per Tenacatita, una baia tanto decantata dalla
guida "Routard". L'autobus ci ha fermati a 7 Km. dal mare. Quindi abbiamo
proseguito con l'autostop. La baia è veramente stupenda: chiusa da speroni
di roccia è lunga più di due Km., pressoché deserta, l'acqua è limpida e
di un colore blu intenso, all'inizio della spiaggia ci sono 5 ristoranti
fatti di palme che servono pesce fresco. Purtroppo per dormire c'è
soltanto un lussuoso albergo, quindi passeremo la notte sulla spiaggia e
lasceremo i bagagli dentro il ristorante di Meño,
che si è offerto di farci questo favore. Abbiamo fatto molti bagni e
cenato con del pesce fresco,al tramonto non c'era più nessuno e cercammo
di dormire. |