Messico del Nord

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25/01/2002 Città del Messico

Siamo partiti con il volo Air France da Roma alle 9,00 e dopo uno scalo a Parigi, siamo arrivati a Città del Messico alle 17,00. E' sempre emozionante vedere questa immensa città dall'alto: sembra infinita. Dopo aver cambiato i soldi prendiamo un taxi per l'hotel Buenos Aires, vicino allo Zocalo. Le stanze  sono molto grandi e ristrutturate da poco. Dopo una doccia siamo usciti, ceniamo in un locale con tacos alla carne e andiamo a fare un giro allo Zocalo, la piazza più grande del Messico e forse dell'America. Qui c'erano tre gruppi di danzatori che ballavano vicino al Templo Mayor, rievocando il passato Azteco. Quindi ci siamo spostati a Plaza Garibaldi per vedere i tipici suonatori Mariachis. Stanchi per il fuso alle 23.00 stavamo a letto
 

26/01/2002 San Miguel de Allende

Maledetto fuso orario, ci siamo svegliati alle 3 di notte e alle 8,00 abbiamo preso il bus per san Miguel de Allende: brutta sorpresa i prezzi sono triplicati rispetto a tre anni fa. Un bel caldo ci ha accolto quando siamo arrivati a San Miguel. La città mantiene il suo carattere coloniale  messicano, con case basse e colorate. Alloggiamo dalla simpatica signora Juana, dove Sandro tre anni fa trascorse tre settimane. Abbiamo passato il pomeriggio in una tipica cantina messicana bevendo pulque (bevanda fatta con la fermentazione dell'agave) e ascoltando tre tipi che suonavano canzoni d'amore a richiesta dei  pochi clienti. Dopo cena ci siamo trasferiti alla cantina Cucarachas, e abbiamo proseguito con la birra e la musica del juke-box.
 

27/01/2002 San Miguel de Allende

Abbiamo fatto una bella colazione al mercato con Tamales e Atoles, cibi che risalgono ai tempi aztechi a base di mais. Gironzoliamo un pò per le vie della città e poi andiamo  con Luis, il figlio della signora Juana a Dolores, un paese a 40 km. da San Miguel. Luis guidava come un pazzo  uno stupendo pick-up su una strada rettilinea circondata dal deserto e ogni mezz'ora si fermava e comprava birra per tutti: la testa cominciava a girare e amplificava i sobbalzi della vettura. Tornando la signora Juana ci ha offerto il pranzo insieme a tutta la famiglia riunita: quattro figli e molti nipoti. Passiamo il dopocena alla solita cantina Cucarachas, continuando con la birra.
 

28/01/2002 San Miguel de Allende - Matehuala

Dopo la solita colazione al mercato siamo andati a piedi fino alla stazione dei treni, con la speranza di raggiungere Real de Catorce in treno. Brutta sorpresa: da due anni hanno soppresso la linea passeggeri. Sconfortati siamo tornati dalla signora Juana, che ci ha offerto un ottimo pranzo a base di mole, piatto tipico messicano. Ci siamo salutati e alle 14,00 abbiamo preso l'autobus per Queretaro, poi per San Luis de Potosì dove abbiamo cambiato nuovamente pèr Matehuala. Siamo arrivati in questa anonima città alle 22,00, troppo tardi per raggiungere Real in un' orario decente, troviamo un albergo e ci mettiamo a dormire, aspettando l'indomani.
 

29/01/2002 Matehuala - Real de Catorce

Ci siamo svegliati alle 7,00 e abbiamo perso il bus per Real delle 8,00, quindi ci siamo diretti fino a Cedral, a metà strada e lì abbiamo aspettato tre ore in attesa di un'altro mezzo per Real. La strada che conduce al "paese fantasma" è fatta di ciottoli e segue un percorso circondato dal deserto, dopo 30 km. si arriva al tunnel,  cambiamo mezzo per via della galleria lunga e stretta:  dopo tre km. passati dentro la montagna si arriva a Real de Catorce. Qui abbiamo trovato una stanza spartanissima per pochi soldi, con bagno esterno e materassi poggiati a terra. Preso contatti per scendere nel deserto con un mulo per domani, abbiamo passato la serata a giocare a biliardo.
 

30/01/2002  Real de Catorce

Ci ha svegliati Recugio, un ragazzo del posto che ci ha "affittato" un mulo per  due giorni per la discesa nel deserto e ci accompagnerà per l'andata. Facciamo provviste per due giorni, soprattutto di acqua (20 litri), compriamo da mangiare anche qualcosa per il mulo. La discesa per il deserto dura circa 4 ore e costeggia un profondo e arido canyon dove sono ancora presenti i ruderi delle miniere spagnole. Scegliamo il posto dove dormire, da dove si gode una vista infinita: spazio e luce. Facciamo un pò di legna per la sera, sistemiamo i sacchi a pelo sotto un albero. Il sole scende lentamente nell'orizzonte, il cielo si colora di porpora, accendiamo il fuoco e rimaniamo in silenzio, ogni tanto si sentono in lontananza i rumori del treno. Parliamo a lungo e ci addormentiamo tardi.
 

31/01/2002  Real de Catorce

Abbiamo dormito poco e all'alba eravamo già in piedi, abbiamo caricato il mulo alla meglio e siamo partiti per la salita. Ci siamo dovuti fermare in continuazione per sellare il mulo. Alle 13,00 stavamo a Real, abbiamo consegnato il mulo a Recugio e mangiato di tutto in un ristorante. Con la pancia piena abbiamo fatto due passi per il paese e in una via assolata dal forte sole abbiamo trovato Enrico, un perugino di 46 anni, che si è trasferito da 16 anni in Messico e vive con dell'artigianato prodotto da lui. Anche tre anni fa Sandro incontrò Enrico e anche all'ora si mise a raccontare la sua rocambolesca vita. Quindi siamo andati in stanza e abbiamo dormito fino all'ora di cena. Dopo cena ci siamo giocati a carte i materassi per dormire.

 

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