Messico - Belize

Appunti di Viaggio di Andrea e Silvia

 
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8°TAPPA: BAHIA DE HUATULCO
Ci accomodiamo da un affittacamere per 200 pesos totali. Huatulco (La Crucecita) sembra una piccola Cattolica, ristoranti, negozi, tanti turisti. A me non è piaciuto. La mattina dopo siamo arrivati finalmente al mare!
Con una moto d’acqua siamo arrivati ad un'altra spiaggia e poi ritornati con una lancia.
Ripartiamo l’indomani.

Natale 2003 – Zipolite
Un paesino sperduto tra le colline e l’oceano, per arrivarci è stata un’avventura, tre giorni di spostamenti, ma poi finalmente eccolo! Ciò che io e Andri cercavamo.
Tranquillo, anche se ci sono diversi turisti, soprattutto gringos, qui si respira quella brisa che ti fa rilassare su un’amaca in spiaggia davanti ad un panorama stupendo, l’oceano, che non ti fa pensare a niente, qua non si sa neanche che cosa sia lo stress, qua si sorride, qua c’è il sole, è caldo, c’è pace…
La sera di Natale del 25 dicembre eravamo ad un falò in spiaggia sotto un cielo luminosissimo di stelle, con un gruppo che suonava musica reggae, chiacchierando, e con un cagnolino piccolo piccolo che si adagiava e si addormentava sulle gambe di Andrea.
Tutto surreale.

Zipolite

26/12/’03 – S.Stefano
ore dopo le 23 circa

Che bello, non sappiamo che ore sono, non c’è bisogno e la smania di dover fare qualcosa. Stasera abbiamo mangiato la pasta nel ristorante gestito da un italiano: era molto buona. Insieme con due ragazzi di Forlì (una coppia).
Ieri, Natale, lo abbiamo passato sempre in spiaggia..ah, e la vigilia invece eravamo sempre con queste due persone.
Adesso è più fresco, io sono nella nostra habitacion, è come una cabana però va bene, paghiamo solo 100 pesos a notte totale

28/12/’03
La cocina mexicana
“Ti manca, cazzo, l’allegria della carne”
Frase da me esclamata in riferimento alla dieta alimentare di una ragazza qui conosciuta vegetariana.

La Silvia diceva che può non essere un problema, mangi comunque, ma secondo me come cazzo fai ad essere vegetariano e per di più NON MANGIARE IL PESCE, qui in Messico (con tutto il rispetto…per i vegetariani!).
Cazzo tra un po’ mettono il pollo anche nel dentifricio!
Nel senso che, magari è più facile essere vegetariani in un paese come l’India per esempio. Ma in Messico NO. Cosa fai campi con avocado e tamales (fagottini di qualcosa di farinoso, impastati a pezzi di non so quale verdura e cotti avvolti da una foglia di palma. Il tutto cosparso da una salsa piccantissima che li fa diventare molto appetitosi).
Per tornare daccapo, quindi, senza un bel pollo, tacos di res, carnes al carbon, antojitos, enchiladas di briatore, cincillà oaxaqueno, chiles habanero, chapulines, gabiota infagiolata y revueltas, jamon pastricciato al ferrocarril, un po’ di mano izquierda, arroz con tamarro, cane stracciato…
Insomma, ti manca l’allegria che da la carne!!
Per non parlare poi dei vari camarones a:
parrilla, plancia, mojo de ceppo de ajo, ajillo, sbufaliti, alla diabla, ripieni di pollo, mantequillati, alla milanesa, leopardati
QUINDI “W IL POLLO Y LOS CAMARONES MEXICANOS”.

31/12/’03
Vedere l’ultima alba di questo anno che se ne sta andando, il sole è dietro la roccia ma tutto intorno è rosa. Eccolo sta spuntando, una palla infuocata che sale piano piano.
Siamo ancora a Zipolite.
C’è qualcun altro che come me si gode questo spettacolo…
Sono positiva. Spero che quest’anno ci porti un po’ più di fortuna, anche se la nascita di Lorenzo e già di per se un miracolo…
Cambierà comunque tutto per me e per Andri: si dovrà ricominciare, per me un nuovo lavoro, per lui iniziare. Se si potesse veramente fare qualcosa insieme sarebbe stupendo.
Lo amo tanto, ormai siamo una persona sola e sarebbe impensabile stare separati.
Cosa faremo non lo so, però sono felice e quando una persona sta bene tutto vien da sé.
Il sole si sta alzando, è accecante quasi, si rispecchia sull’oceano, le onde che non smettono mai, c’è un ragazzo che suona il bongo delicatamente.

Qua è un paradiso da non andare più via, sono già 8 gg. che stiamo qui e ne resterei altri mille! Questo è si un posto dove tornerei…forse ripartiamo il 2 o il 3 per Puerto Escondido (ancora mare). Mi sa che il tempo non ci basterà per vedere anche il nord, a meno che non si prolunghi il viaggio…

Penso al mio nipotino e spero che stia sempre bene, che sia un bimbo forte e felice.Sono curiosa di vedere le foto di Natale col cappellino…

E’ giorno. Vado a montare l’amaca sulla quale credo passerò il resto della giornata.

10°TAPPA: PUERTO ESCONDIDO
02/01/’04

Siamo arrivati a Puerto Escondido nel primo pomeriggio, abbiamo trovato una cabana a 220 pesos (la più economica). C’era Pentucci qui nell’hotel.
Il primo impatto non è stato per me positivo, troppo turistico, sembra Cattolica, non mi piace. O forse sto facendo troppo il paragone con Zipolite: credo di essere rimasta folgorata dall’atmosfera, dalla gente, dalla pace che c’era.
L’ultimo dell’anno lo abbiamo trascorso là: prima a cena alla “Pietra de Fuego” a mangiare il pesce (5 euro a testa) con Jessica, la madre, il compagno e Gustavo, tutte persone messicane molto alla mano. Poi la mezzanotte in spiaggia all’Iguana Azul: è stato affascinante, ogni tanto mi dicevo “ma guarda dove sono…”.
Un baretto sulla spiaggia, cielo stellato, suonavano musica reggae dal vivo, poi hanno spento tutte le luci e suonavano solo percussioni mentre due giocavano col fuoco…

Mi è dispiaciuto lasciare Zipolite…, però ricominciamo il viaggio all’avventura proprio oggi che è trascorso 1 mese da quando siamo atterrati in Messico…sembra così distante…Isla Mujeres, Tulum. Sembra un’altra vacanza.

Ho visto finalmente le foto di Lori: è cresciuto, è bellissimo!!

Il 27 Dicembre 2003 a Zipolite c’era il rilascio delle tartarughine in mare. Ho partecipato anche io donando 35 pesos e ho liberato una tartarughina piccola piccola in mare. Ita si chiamava. Spero sia ancora viva.

“Jugetes de Maria”
“Questo posto mi avvolge”
“La Silvia ha inventato un nuovo mestiere: IL QUALUNQUISTA”
“Andrea ha inventato un nuovo giornalino: PAPERINO”
“Anche un altro mestiere non male: IL JOLLY”
“La soluzione alla guerra arabi/israeliani è la maria”
-dice Andrea ad un israeliano oggi 03/01/’04

Verso la Laguna di Chacahua

11°TAPPA: LAGUNA DI CHACAHUA
06/01/’04

Ieri siamo ripartiti da Puerto Escondido per venire alla Laguna di Chacahua.
Puerto il 2°giorno che siamo arrivati si è svuotata dai turisti e si stava bene. A piedi siamo andati a visitare altre spiaggette: Bahia Angelito, Manzanillo e poi Carizalillo. L’ultima la più carina, piccola baia di sabbia bianca e dietro palme…per tornare abbiamo preso una lancia e abbiamo visto due tartarughe in mare.
Poi verso le 16:30 siamo andati in un ristorate e lì abbiamo rincontrato l’israeliano che vive in Messico: due ore di pezza in spagnolo e gran discussione sulla questione israeliani/palestinesi. Non capisco coma abbiano l’odio dentro, come ragionino diverso da noi, eppure sembrano persone intelligenti.
Il giorno dopo finalmente Andri ha trovato un “compare di capoeira”: Misha, un ragazzo messicano che vive e lavora a New York (Queen’s). Hanno giocato un po’ sulla spiaggia.
La sera stavamo male entrambi di stomaco/intestino, siamo stati un po’ davanti “Casa Babilon” dove suonavano e facevano spettacoli col fuoco…bello!

Per arrivare a Chacahua è un’avventura: prima un bus locale fino a Rio Grande (1 ora circa), poi un taxi collettivo (eravamo 7 dentro!) fino Zapotalito, poi una lancia per attraversare la laguna e poi una camioneta in una strada sterrata senza nulla, solo cactus, palme, sabbia, il rumore dell’oceano e ogni tanto qualche cavallo o mucca al pascolo.
Quando arrivi qui a Chacahua non sembra di essere in Messico, ma in Africa.
Un villaggio di 600 persone, solo di capanne a ridosso della spiaggia, nessuna strada asfaltata, nessuna macchina, bambini bellissimi, neri come africani, uomini distesi sulle amache, galline, pulcini, cavalli, mucche, tutti in libertà…
Siamo in una cabana sulla riva della laguna, il bagno è praticamente un water all’aperto con a fianco un secchio dell’acqua per lavarsi e per lo sciacquone. Ieri fare la doccia è stato strano, sembravamo essere tornati indietro di un secolo.
Spiaggia stupenda: 40 km di sabbia bianca, palme e nient’altro, non c’è nessuno…
Ieri hanno fatto una roda sulla spiaggia: i bimbi che facevano capoeira e altre acrobazie, erano bellissimi…
Stanotte siamo stati male, diarrea di continuo…oggi infatti riso e insalata. Però io adesso sto meglio, Andri no. Oggi abbiamo costruito la nostra capanna sulla spiaggia: è stato bellissimo.
Adesso sono sulla riva della laguna e sta tramontando, ogni tanto passa uno con la lancia, ogni tanto si sente il megafono perché dicono che si parlano così da una sponda all’altra.
 

Laguna di Chacahua

09/01/’04
Ieri abbiamo lasciato Cacahua e siamo balzati in una nuova realtà: Oaxaca.
A Chacahua abbiamo fatto un tour della laguna con il senor Luis e suo figlio: ci ha portati prima con la lancia a vedere le mangrovie, poi siamo scesi in mezzo al fango, abbiamo camminato per un’oretta tra mangrovie, fango, palme e ci ha mostrato con orgoglio la sua proprietà, che è ancora immacolata e così la vuole preservare.
E’ stato bello vedere come queste persone amano la propria terra.
Stanotte l’abbiamo passata in autobus, non aveva neanche gli ammortizzatori, tutte curve!
Adesso siamo in un ostello abbastanza brutto però domani ci spostiamo: abbiamo visto una posada qui vicino molto molto carina…

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