Diario di viaggio - Marocco in Bici |
19
settembre 2012 |
L’indomani il viaggio di ritorno a Casablanca si presenta molto movimentato. Abbiamo il volo alle 2 di notte e con calma valutiamo e soprattutto trattiamo per diverse soluzioni, poiché non esistono Bus diretti. All’inizio prendiamo un piccolo pulmino, che anche stavolta strada facendo diventerà strapieno, fino a Kasba Tadla: un’assordante musica berbera e un bel paesaggio montuoso ci faranno compagnia. Arriviamo in questo paese nel giorno del mercato e c’è tantissima gente in giro, con le macchine e i camion bloccati nel traffico. Trattiamo per un taxi collettivo che ci porterà fino a Beni Mellal. Arrivati e scesi dal taxi conosciamo un ragazzo marocchino che ha vissuto in Italia e ci aiuterà a contrattare per un taxi privato fino a Casablanca. Chiudiamo la trattativa per circa 250 diram a testa comprese le bici e ci diamo appuntamento con il tassista un’ora dopo. Mangiamo qualcosa in un piccolo Bar insieme al ragazzo marocchino e ci parla della sua esperienza italiana, compreso due anni che si è fatto nelle nostre carceri. Carichiamo le bici, ringraziamo il ragazzo marocchino e via diretti fino a Casablanca, dove arriviamo alle 20,00 di sera attraverso un paesaggio pianeggiante e monotono (tutta la traversata ci è costata circa 400 diram a testa). Imballiamo le bici con quei macchinari che avvolgono e comprimono tutto con la plastica e ci mettiamo in attesa, come Cenerentola, della mezzanotte per l’imbarco. Fine del viaggio. |