Diario di viaggio - Marocco in Bici |
14
settembre 2012 |
Traccia GPS |
Bisognava percorrere ancora 77 km per vedere la fine della Strada Nazionale N9 che abbiamo preso circa 400 km prima e finisce dove inizia il vero deserto a poche decine di km dal confine algerino. Per non soffrire troppo il caldo, partiamo verso le otto di mattina, dopo la solita colazione con tè alla menta e pane con marmellata e burro. La strada si presenta con dei lunghi tratti rettilinei intervallati da due piccoli rilievi montuosi e poche curve, mentre la sua larghezza si riduce a poco meno di una corsia e a volte viene completamente inghiottita dalla sabbia.
Ad un certo punto il vento ha cominciato a soffiare forte e la sabbiava turbinava dappertutto, oscurando a volte il sole e creando l'effetto nebbia, tipico della nostra pianura padana. Inizialmente il vento è stato laterale e pedalare e guadagnare metri è stato difficoltoso e ci obbligava a procedere uniti per spezzare un po' la sua forza. Poi il vento ha girato in nostro favore e sembrava di star in discesa e non era nemmeno necessario pedalare. E' stato indispensabile coprirsi bene, sia per il sole implacabile che per i granelli di sabbia che finivano nei nostri polmoni. A circa 20 km da M'Hamid si presenta l'ultimo piccolo passo, che affrontiamo con tranquillità e gioia visto che la metà è vicina. Durante quest'ultima salita ci fa compagnia un ragazzo con la sua bicicletta sportiva, nonostante procediamo di buona lena non riusciamo a seminarlo, arrivati in cima si merita una foto di gruppo con sotto la distesa desertica appena attraversata. Arriviamo finalmente a M'Hamid verso le 13,00 ed accoglierci alle porte del villaggio c'è Ismail, il ragazzo che ci diede l'acqua circa 300 km fa con la sua jeep. Ci scorta fino dentro al paese, che si presenta senza bellezze particolari, ma soprattutto senza persone per strada: sono tutte rinchiuse nelle case di fango per cercare un po' di riparo dal caldo che sta aumentando. Il nostro Caronte, appena uscito dall'inferno dantesco, ci fa accomodare nella sua piccola agenzia e dopo averci offerto tè caldo alla menta incominciamo le trattative per l'escursione nel deserto. Dopo un'ora di tira e molla, ci mettiamo d'accordo con una stretta di mano, grandi sorrisi e abbracci. Nel pacchetto ci ha incluso anche un ristoro pomeridiano nella sua casa, dove possiamo utilizzare la sua doccia spartana, custodire bici e bagaglio superfluo, mangiare un piatto di cuscus in compagnia di altri amici, ascoltare musica e utilizzare internet dal loro portatile. Alle 17,00 circa ci viene a prendere il suo autista con la jeep per iniziare il tour.... |