Diario di viaggio - Marocco in Bici |
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11
settembre 2012 |
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Traccia GPS |
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Partiamo, dopo aver fatto colazione e il carico di acqua, non sapendo bene cosa ci aspettava lungo il cammino. In effetti eravamo un po' scettici delle rassicurazioni dei marocchini riguardo alla condizione della strada fino a Ait Benhaddou, ma alla fine, abbiamo constatato che avevano ragione. La tappa sulla carta era molto semplice con lunghi tratti in discesa, infatti da 1800 mt di altitudine dovevamo scendere fino a quota 1140 mt di Ouarzazate, ma abbiamo impiegato molto tempo per percorrerla: ci siamo fermati in continuazione per fare foto, video o semplicemente per apprezzare il paesaggio stupendo. I primi venti chilometri circa sono stati caratterizzati da un paesaggio roccioso magnifico, con calanchi di roccia dai diversi colori, rocce dalla forma bizzarra e alberi di un verde lucente. La strada a tratti era sterrata, ma fattibilissima con le nostre bici, non passava nessuna auto e non si attraversavano villaggi. Dopodiché la presenza di un fiume fa sorgere un canyon pieno di vita vegetale che contrasta con l'arido delle rocce. L'acqua crea vita e qui incontriamo numerosi villaggi con delle Kasbah antichissime: è un susseguirsi di roccia, verde e vecchi edifici fatti perlopiù di fango. Qui dopo una lunga e tortuosa discesa incontriamo una coppia di cicloturisti olandesi. L'ultima Kasbah di questo lungo percorso è la famosa città fortificata di Ait Benhaddou, conosciuta soprattutto per essere stato usato come teatro di posa di numerosi film da Lawrence d'Arabia, al Tè nel deserto fino al Gladiatore. Ora questa Ksar completamente restaurata è sotto il patrimonio dell'Unesco. Mangiamo in un ristorante lungo la strada e il cameriere si offre come guida per visitare la città, lasciamo le bici nella sala del ristorante. La città merita molto per la sua bellezza, pero è troppo turistica in confronto alle altre Kasbah incontrate lungo il cammino che sono rimaste in stato di naturale invecchiamento e fatiscenza Dopo la visita, nel pomeriggio riprendiamo il cammino verso Ouarzazate, il paesaggio si fa meno interessate, soprattutto quando riprendiamo la N9. Nel pomeriggio avanzato entriamo nella caotica periferia della città e dopo un po' di ricerche finiamo in un bellissimo Riad, in una zona isolata. Qui ceniamo e ci riposiamo al fresco delle sue piante. |
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Arrivati alla periferia di
Ouarzazate abbiamo visto alcuni Hotel lungo la strada principale un po'
caotica. Siamo andati avanti e girato nell'ultima deviazione sulla
sinistra prima del nulla, dopo qualche centinaio di mt abbiamo visto
l'indicazione per il Riad
Dar Barbara. Abbiamo un po' contrattato il prezzo e alla fine
ce la siamo cavata con 300 diram a testa (circa 27 euro) per
una stanza tripla e mezza pensione. L'Hotel era vuoto e abbiamo scelto
una stanza all'ultimo
piano con una terrazza tutta per noi, la camera era molto
ampia con grandi letti e un bagno enorme. Il cibo è stato
ottimo
e c'era anche il Wi-Fi. Molto tranquilla anche la posizione. |