Inghilterra del Sud |
Diario di viaggio |
1° Giorno (Gatwick –
Canterbury)
2° Giorno (Canterbury -
Dover – Hastings – Brighton) Dopo un’abbondante colazione siamo partiti alla volta di Dover e le sue scogliere. Lo spettacolo è stato esaltante. Siamo poi ripartiti alla volta di Hastings, paesino turistico sul mare, spiaggia di sassolini, mare limpidissimo, affollatissimo di gabbiani, con cui abbiamo condiviso il nostro pic-nic. La tappa successiva è stata Brighton! Che confusione!!! Il giorno successivo c’era il Gay Pride Parade e la città era piena zeppa di partecipanti, in hotel un enorme gruppo di manifestanti donne, che hanno festeggiato tutta notte... Abbiamo visitato le viuzze piene di ristorantini e negozi, il Royal Pavilion, una struttura orientaleggiante in pieno centro. Brighton è un centro sul mare, pieno di strutture alberghiere affacciate sul mare. Su una banchina vi è un parco divertimenti chiamato Pier Brighton, che risale all’inizio novecento. Abbiamo cenato con fish&chips (scegliendo gli scampi, i migliori, non il solito merluzzo) per 5£ sul mare... ottimo! Non come il nauseabondo mangiato anni fa in Scozia. Abbiamo alloggiato al Keehan’s Hotel a Regency Square per 60£ la doppia senza bagno in camera, e senza colazione, abbiamo girato come pazzi per cercare un alloggio, ma in città in pieno agosto e con la Parade del giorno dopo era come trovare un ago in un pagliaio, così ci siamo adattati.
3° Giorno
(Brighton – Winchester – Salisbury – Stonehenge – Yeovil) Dopo una succulenta colazione in compagnia dei gabbiani, a base di croissant e nutella presi il giorno prima alla mitica Tesco, davanti all’Oceano su una banchina di Brighton e alla carcassa del West Pier, siamo ripartiti alla volta di Winchester. Era sabato, la strada non troppo scorrevole, così ci abbiamo messo più del previsto. Arrivati a Winchester e parcheggiato per sole 1.4£ (per 2 h) di fianco alla cattedrale abbiamo visitato questa immensa struttura. Bellissima, anche se le guide sostengono che nei secoli le ricostruzioni siano state fatte in modo svantaggioso per la sua originaria bellezza. Attorno alla cattedrale c’è un prato immenso, soffice, qualche lapide qua e là. Abbiamo fatto un giro per il paese molto grazioso, pieno di negozietti all’interno di vecchie abitazioni in graticcio, fino ad arrivare alla Great Hall che conserva la Tavola Rotonda, visitabile e non a pagamento. Pranzo a base di panini farciti di Presto per 2,80£ e via alla volta di Salisbury. Graziosissima anche questo paesino, prettamente turistico, pieno di negozietti e dal sapore antico. Cattedrale incantevole! Scorci “veneziani” di qualche canale tra le case dove sguazzano cigni e anatroccoli. Non essendo tardi abbiamo deciso di arrivare fino a Stonehenge. Una visione che ti lascia senza fiato! Era come tuffarsi tra i libri di scuola... quante volte avevamo visto quelle pietre?!? Le nuvole erano grigie, le lunghe distese verdi tutto intorno sembravano schiacciate da così tanta grandezza, che troneggiava già da diversi chilometri di distanza. L’avventura più grande è stata trovare un posto dove dormire. Abbiamo bussato alle porte di tutto il Wiltshire (Mere, Amersbury, Depford, Gillingham...) Finalmente abbiamo trovato a Yeovil al The Memade Hotel al 2 di High Street per 50£ la doppia con bagno in camera e light breackfast (latte, caffe, succo, cereali, toast, burro e marmellata). L’Hotel si trova sopra un pub in pieno centro e il proprietario è un giovane inglese molto simpatico e accogliente. Cena all’ASK restaurant per 11£ a testa...ottima! Visita ai dintorni della città di Yovil, piccola e graziosa.
4° Giorno (Yeovil –
Torquay – Looe – Polperro) Prima tappa è stata Torquay. Purtroppo la Torre Abbey con
le rovine era chiusa per restauro, così siamo andati a fare un giro per la
città, turistica e deliziosa. Quel giorno nel parco della città si svolgeva
una festa paesana con bancarelle, divertimenti e una corsa di macchine a
pedale, “pedal car”, divertente... abbiamo fatto un pic-nic ai bordi della
pista incitanto anche noi i partecipanti!
5° Giorno (Polperro –
Falmouth – Lizard Point – Penzace) Dopo un’ottima colazione inglese (la migliore che abbia mangiato in Inghilterra) siamo partiti per Falmouth (come punto a metà prima di arrivare a Lizard). Le strade sono piuttosto incasinate e non ben segnalate. Falmouth è una cittadina sul porto, turistica, molto commerciale, ma se si scende sul mare il panorama è stupendo. Successivamente ci siamo spostati a Lizard Point, il punto più a Sud dell’Inghilterra. La strada è strettissima, e a volte abbiamo dovuto fare retromarcia per far passare chi veniva dalla parte opposta. Che spettacolo! Un paradiso incantato! Una punta di verde che bacia il mare, sulle rocce gruppi di gabbiani e un vento freschissimo...fantastico! Abbiamo fatto una visita guidata al Faro (2£ gli adulti, 1£ gli studenti + 2,5£ per il parcheggio). Ci siamo poi spostati a Marazion, che da su St. Michael Mount, ma non abbiamo trovato B&B liberi così ci siamo spostati a Penzace, trovando il B&B “Dock Inn” per 50£ la doppia, con bagno e colazione in camera. Dalla finestra della camera vedavamo il mare, il porto e St. Michael Mount.
6° Giorno
(Marazion – St. Michael Mount – Minack Theatre – Portchurro – Lands End –
St. Ives) Dopo un giro a Penzace per il centro e alla ricerca di due
musei che abbiamo scoperto chiusi, siamo ripartiti alla volta della tanto
attesa St. Michael Mount, simile all’omonima Mount St. Michael in Normandia.
Si accede da Marazion. Quella mattina c’era la bassa marea, la sabbia
bagnata affollata di gabbiani, qualche alga, qualche famiglia che prende il
sole e dei bambini che giocano con la sabbia bagnata. Abbiamo attraversato
il letto dell’Oceano, un po’ sulla sabbia, un po’ sul percorso ciottolato
fino a raggiungere Mount St. Michael. Emozionante! Il paesaggio dalla cima
del monte, su dal castello era davvero incantevole. L’accesso al Castello è
a pagamento (6£). Dopo una breve sosta siamo partiti alla volta del Minack
Theatre, un teatro costruito a picco sull’Oceano da una signora inglese,
Rowane Cade, dallo stile greco, dove tutt’ora fanno rappresentazioni ogni
sera. Anche quella sera ve n’era uno, ma i biglietti erano già esauriti.
L’accesso al teatro costa 3£, ma ne vale la pena! Anche per spettacolo
paesaggistico tutto intorno. Dall’alto si vedeva Portchurro, una baia dove
in tanti prendevano il sole, la sabbia chiara e pulita, il mare verde
smeraldo brillante... incantevole! Abbiamo ripreso la macchina e ci siamo
diretti a Lands End, la punta più a Ovest dell’Inghilterra. Non ci è
piaciuta molto. All’arrivo siamo stati obbligati a parcheggiare per 3£, e
siamo entrati in una specie di parco divertimenti. Hanno commercializzato
quel posto in modo disgustoso, un luogo così bello immerso nella natura non
doveva diventare un parco divertimenti! Passata questa orribile costruzione,
siamo giunti fino alla punta. Il panorama era carino, ma abbiamo preferito
alla gran lunga Lizard Point, più autentico. Appoggiato alla scogliera c’è
quel che rimane di una nave che si era andata a schiantare provocando un
grosso danno all’ecosistema marino di quel posto. Alcune foto illustrano il
danno: uccelli marini completamente neri “inquinati” dai serbatoi di quella
nave. Lasciato quel posto ci siamo diretti a St. Ives e abbiamo trovato un
B&B delizioso un po’ in periferia...delizioso! Con anche un divano in camera
e la tv satellitare. La signora è stata gentilissima, ci ha subito portato
del latte fresco per merenda e dei giornali.
7° Giorno
(St. Ives – Newquay – Port Isaac – Tintagel – Exeter) Ci svegliamo presto anche questa mattina. Fuori piove...una
pioggerellina fine fine, molto english!
8° Giorno
(Exeter – Glastonbury – Welles – Bath) A colazione Mrs Gale ci racconta che alla radio hanno detto che hanno arrestato dei terroristi che volevano far scoppiare alcuni aerei in partenza dagli aereoporti di Londra. La giornata inizia male e con un po’ di preoccupazione per la partenza. Ci dirigiamo a Glastonbury nel Somerset per visitare le rovine del suo Castello. Affascinante!!! Il costo è di 4,2£ per gli adulti, 3,2£ per gli studenti. La leggenda vuole che lì siano stati trovate le tombe di Re Artù e Ginevra. Glastonbury è un paesino piuttosto originale, un po’ new age, gente hippy, negozi esoterici, profumi d’incenso, negozi di abiti in stile “figli dei fiori”. Ci siamo poi spostati a Welles, graziosissima la sua cattedrale, la più bella che abbia mai visto. Le navate a forbice sono famosissime, ricordo ancora le immagini sui libri di scuola. Un giro per il centro e rotta per Bath. La città famosa per la Cattedrale e le terme romane, era invasa di turisti, trovare un B&B sembrava impossibile, così abbiamo chiesto aiuto per la prima volta al Tourist Information che ce ne ha trovato uno, “The Belmont”, vicino al centro per 34£ a testa, molto grazioso, ma caro!
9° Giorno
(Bath- Avenbury – Windsor – Worlplesdon) Partenza per Avenbury, un sito megalitico più antico di Stonehenge. Ci sono dei megaliti possenti, in fila lungo i campi. Sembra impossibile che qualcuno li abbia portati lì con la sola forza umana. Misterioso! Abbiamo poi visitato lo Shop lì vicino, nel quale una signora ci ha fatto vedere fotografie di circle crops, uno trovato la domenica passata a Swindon. Siamo andati alla ricerca, ma non conoscendo la zona abbiamo gettato la spugna dopo aver girato un po’ a vuoto. Ci siamo poi diretti a Windsor, dove vi è il Castello dei Castelli...magnifico (l’ingresso costa 13,5£). E’ la residenza ufficiale della regina. Anche la cittadina di Windsor è graziosissima, ben curata, piena di aiuole fiorite, davvero carina! Ultima tappa della giornata Worlplesdon, un paesino minuscolo vicino a Gatwick, dove il girono seguente avremmo dovuto lasciare l’auto per poi concludere la vacanza a Londra. Siamo stati ospitati dal B&B del White Lyon Pub, un posticino pulito con bagno condiviso. Tostapane, bollitore e frigo in camera pieno di ogni ben di dio (yogurt, pane, formaggio, marmellate, latte, corn flackes...). Costo 25£ a testa. La cosa divertente è che Al ha messo nel tostapane dei toast, se li è dimenticati, si sono strinati, è uscito del fumo ed è suonato l’allarme antincendio... si sono precipitate le proprietarie in camera, che quando hanno constatato la gaffe di Al hanno semplicemente riso chiedendoci se volevamo degli altri toast :-) Nel pub sotto alle camere suonava un gruppo “Lost Roberts” e la sua band, così abbiamo passato la serata a bere qualcosa in compagnia di buona musica.
10°-11°-12° Giorno
(Londra) Dopo aver salutato la mitica Golf che ci ha accompagnato per ben 1840 Km. ci siamo diretti a Londra. London l’abbiamo visitata già diverse volte per cui questi due giorni li abbiamo dedicati per vedere qualcosa che non avevamo mai visto e semplicemente per rilassarci nella capitale inglese. Giretto per Picadilly Circus, LillyWhite, Trocadero, Regent Street, Cabarnaby Street, Harrods (dove abbiamo assaggiato cibi etnici e lucidato gli occhi con tutto quel ben di dio... il paese dei balocchi!), Notthing Hill e Portobello Road alla ricerca delle location del film con Julia Roberts e Hugh Grent (siamo passati davanti al negozio di libri di viaggi di Hugh!). Da veri italiani che non lasciano mai le proprie origini a casa, abbiamo provato gli arancini e le pizzette all’”Arancina” di Portobello Road... deliziosi! L’ultima mattina prima di ripartire abbiamo visitato Westmister, che nonostante fossimo venuti già più volte a Londra, non eravamo mai riusciti a visitare. Qui sono conservate le tombe dei regnanti inglesi e lapidi alla memoria di letterati e poeti che resero celebre la Gran Bretagna.
NOTA: |