Diario di viaggio - Inghilterra del Sud in Bici |
Mercoledì 16 agosto |
Come non detto!! Stamattina dentro la tenda galleggiavo come in un laghetto. No panic…mi invento improbabili stenditoi ovunque ci sia un appiglio e appendo tutto al vento tenda compresa. Faccio colazione con la dovuta calma, leggo un po’, invio un paio si sms agli amici e scambio quattro chiacchiere con “i vicini”. In un paio d’ore il forte vento asciuga tutto e alle 11 sono di nuovo in sella…e chi m’ammazza!!! La strada costiera fino a Tregurrian in direzione Newquay è bellissima, una stretta striscia d’asfalto in mezzo a immensi prati verdi e mucche al pascolo. Ci sono anche i “mulini a vento” e non resisto alla tentazione di fotografarli.
Newquay in poche parole fa schifo. Un incrocio venuto male tra Rimini e Las Vegas dove le ragazze si atteggiano a top model e i ragazzi fanno finta di essere surfisti californiani. Fuggo il più velocemente possibile in direzione St.Agnes ma devo presto trovare un riparo visto che la pioggia è tornata a farmi compagnia. Mi fermo qualche minuto sotto la pensilina dell’autobus, si sta proprio bene qui. E’ in muratura e con la panchina di legno dove mi siedo per un po’ di relax. Inganno l’attesa rileggendo il diario di viaggio e con un autoscatto. Mi sento benissimo, fisicamente non sono stanco, l’umore è alle stelle. Chiudo gli occhi e penso a come potrebbe essere vivere così per tutta la vita… Fare il “vagabondo di professione”, viaggiare in lungo e in largo per tutto il continente senza mete fisse da raggiungere né orari vincolanti, mangiare quando ho fame e dormire quando mi viene sonno, conoscere ogni giorno nuove persone e le loro storie, toccare con le mie mani e vedere con i miei occhi tutto ciò che ho intorno per scoprire e assaporare fino in fondo i paesi che sto attraversando. E’ una sensazione inebriante che fa viaggiare la mia fantasia sempre più lontano, oltre i confini europei, oltre l’oceano che ho di fronte…
Basta sognare, ha smesso di piovere e il mio viaggio continua. Perranporth, St.Agnes, Hell’s Mouth, un tratto di costa incredibile grazie anche alle condizioni meteo (nuvoloni bassi e vento forte) che rendono il panorama ancora più suggestivo. Per oggi direi che 86km possono bastare e mi fermo a Gwithian, un minuscolo paesino con dieci case, una piccola chiesa, un pub e una spiaggia poco lontana. La cena al pub è allietata dalle quattro ragazze che lo gestiscono, carine e simpaticissime;-) |