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Autori |
Pierpaolo e Sonia con i loro figli Stefano e Alessio, rispettivamente di 16 e 13 anni (allora) di Assago (Milano) |
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Periodo viaggio |
Dal 2 al 24 agosto 2004 |
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Volo |
Milano – Zurigo Swissair |
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Costo del Viaggio |
€ 2700,00 a persona (€1600 a Argonauti per organizzazione + volo - €1100 cassa comune e spese personali in Namibia) |
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Alloggi |
Alberghi e tenda |
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Spostamenti |
pick-up 4x4 - 2 con guida 1 condotta a turno da uno del gruppo (praticamente sempre dal mitico Enzo...) |
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Guida usata |
Lonely planet |
Non si tratta esattamente di un viaggio organizzato in piena autonomia. Ci siamo appoggiati ad Argonauti Explorer: non un tour-operator tradizionale, ma un’associazione di viaggiatori che propone itinerari di massima e il supporto di corrispondenti sul posto; i dettagli del viaggio vengono definiti dal capogruppo (che altri non è che un socio che propone quel particolare viaggio) e dal gruppo che vi partecipa. La scelta è, anche a posteriori, positiva; la parte di Namibia, diciamo tradizionale (Etosha – Skeleton Coast – Damaraland - Swakopmund – Soussulvlei) si potrebbe in definitiva affrontare tranquillamente anche da soli. La visita al Kaokoland, ed in particolare il tratto lungo il Kunene, le valli del Marienfluss e di Hartmann, hanno invece bisogno del supporto di guide esperte. Eventualmente a Swakopmund si trovano parecchie agenzie, che possono essere contattate sia sul posto che tramite internet, in grado di fornire l’appoggio per la visita di quei territori. Tra l’altro Swakopmund è una cittadina che, al contrario di Windhoek, garantisce un soggiorno tranquillo e, durante i preparativi per l’organizzazione del viaggio nel Kaokoland, offre parecchie possibilità di escursioni nei dintorni. Le guide che hanno accompagnato noi, Dirk e Guss si possono contattare presso: Namibia Explorers PO Box 3190 Swakopmund, Namibia Tel: 0926464404230 Cell: 0811224651 e-mail: namexp@iway.na Il sito è: http://swakop.com/namexp/index.htm Le strade sono discrete, anche se la maggior parte non sono asfaltate; il fondo è quasi sempre buono e anche le auto senza doppia trazione possono percorrerle agevolmente. L’unico inconveniente reale è rappresentato dall’alto rischio di forature (sempre 2 ruote di scorta a bordo!) e le gomme dei mezzi fuoristrada sono più resistenti (le nostre 3 jeep complessivamente hanno forato “solo” 5 o 6 volte). Molta attenzione bisogna porre ai rifornimenti di carburante perchè i benzinai sono molto rari. |
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