Si parte di nuovo,
e passata una notte a Huehuetenango, cittadina non molto appariscente
rispetto alle altre, si prosegue per il Messico, Chiapas.
Arriviamo quindi nell’affascinante San Cristòbal de Las Casas, la strada che
sale fin su a questa città si inoltra fra lussureggianti foreste. Andiamo
subito a dormire all’hotel San Martìn, dove Sandro e Massimo erano stati nel
loro precedente viaggio a gennaio.
Camminare per le vie di San Cristòbal è piacevole e rilassante. Saliamo in
cima alla collina, dove si erge la iglesia, per vedere il tramonto colorare
le case della città…che spettacolo, una luce calda e dorata avvolge tutto
dando a cose e persone un aspetto irreale.
Il giorno dopo lo passiamo in giro a fare acquisti, visti i prezzi
convenienti e a bere qualcosa al “Puente”, un centro culturale molto carino
e interessante.
Il terzo giorno ci organizziamo per fare un’escursione al famosissimo Cañon
del Sumidero, e così arrivati al paesino di Chiapa de Corzo, prendiamo una
barca e affrontiamo questa meraviglia della natura le cui pareti superano il
chilometro di altezza.
La sera scopriamo un locale, il “Margarita”, dove la musica dal vivo ci
conquista, tanto che per 4 sere di fila diventiamo clienti così affezionati
da portare con noi tutti i turisti che incontriamo…ed è così che
trasformiamo il ristorantino dall’aria compita della prima sera in un vero e
proprio locale da ballo e di baldoria.
La seconda escursione che decidiamo di fare è ai paesi di San Juan de
Chamula, Amantenango del Valle, famosa per le terrecotte, e Zinacantàn,
famosa per i suoi tessuti. A San Juan la piazza antistante la chiesa
principale è colorata dai tanti banchi del mercato. Arrivati all’interno
della chiesa assistiamo ai riti sincretici della gente del paese: candele,
incenso, coca cola, galline sgozzate e invocazioni ai santi cristiani.
Girando qua e là per il paesino ci ritroviamo nel mezzo di una
rappresentazione teatrale che alcuni bambini stanno facendo nel cortile di
un edificio. Subito ci sentiamo a disagio, visto che siamo gli unici
stranieri intrufolati.
Un’altra bellissima escursione la facciamo alle Lagune di Montebello, posto
unico dove ogni laguna ha un diverso colore. Affascinati dalla meraviglia di
questi magnifici specchi d’acqua colorati, incorniciati da una
lussureggiante vegetazione ci sentiamo già appagati, ma Madre Natura vuole
concederci di più ed è così che su questo scenario già incantevole disegna
nel cielo un bellissimo arcobaleno doppio.
Passati dei bellissimi giorni a San Cristòbal, tanto che non vorremmo andare
via, ci rimettiamo in cammino in direzione di Palenque. Lungo il tragitto ci
fermiamo a vedere le cascate di Agua Azùl, le cui acque, però, non
rispecchiano ciò che il nome significa: infatti a causa delle piogge
eccessive l’acqua si presenta a noi con un color fango! Che delusione!
Arriviamo a Palenque che ormai è sera, ed ecco la sorpresa: Claudio decide
di lasciarci per andare a Cancùn a prendere un volo per Cuba.
Rimasti in quattro, il giorno dopo lo passiamo a visitare il sito
archeologico dove regnava il grande re Pakal.
Le rovine, circondate dalla foresta, sono affascinanti, ci aggiriamo tra
esse stupiti.
E’ giunto il momento però di ritornare su territorio guatemalteco. |
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