Pino Cacucci, è per me il più bravo
scrittore italiano di questi ultimi anni, colui che ha contribuito
al mio amore per il
Messico. In questo romanzo, da cui è stato tratto il film di Salvatores,
il protagonista si trova in fuga per caso senza volerlo.
"Un giovane solitario, che ha sempre
dimostrato una predisposizione a cacciarsi nei guai, è coinvolto in
un delitto. Perseguitato da un commissario di polizia, non ha che
una soluzione la fuga. Ha così inizio un'avventura frenetica e
balorda che lo trascinerà in un Messico affascinante e crudele.
Conquistato dalla misteriosa Aivly e con la complicità di Elio,
disincantato ribelle, deciderà di affrontare finalmente il proprio
destino, trasformandosi da vittima in un vero e proprio
avventuriero." |
"- Qualche giorno nel deserto è meglio di qualsiasi altro discorso."
"Sto fumando il pacchetto con calma, bevo la terza birra e non sento
assolutamente la mancanza di qualcosa da fare. Ripensando
all'insofferenza dei primi tempi, provo una sensazione di ridicolo.
Qui è talmente insensata la fretta, che nessuno prova a
convincertene: lo capisci senza renderti conto, ci scivoli dentro.
Più che un modo di vivere è una dimensione". |