L’idea di questo viaggio è nata molto tempo fa, ma per
varie ragioni non si era mai concretizzata.
Inizialmente avevamo pensato di andare solo in
Liechtenstein ma mano a mano che il viaggio prendeva forma si arricchiva
sempre di nuove tappe e nuovi percorsi.
Siamo partiti da Milano seguendo l’autostrada fino a
Bellinzona e, abbandonata quest’ultima ci siamo diretti verso il traforo del
San Bernardino tra valli e pianure verdissime incorniciate da monti innevati
in uno scenario da togliere il fiato.
Lungo il tragitto ci siamo fermati nel villaggio di Sufers che si trova
leggermente rialzato sulla montagna e dal quale si domina una meravigliosa
vista su un lago.
Giusto il tempo di ammirare il panorama e fare qualche foto e si riparte.
Passato il traforo ci siamo diretti verso la prima vera tappa del nostro
viaggio: Meienfeld “IL PAESE DI HEIDI”!!!
Si, proprio quella dei cartoni animati!!!!


L’idea è stata di Davide, consigliato da un collega che
ne aveva sentito parlare.
Il posto è molto bello, anche qui prati verdi coperti da margherite gialle
e monti pieni di neve con dei leggeri pendii che scendono verso il paese.
La baita si raggiunge dopo aver percorso un breve sentiero e tutto al suo
interno è rimasto autentico come in una casa di montagna di un secolo fa!

Ci sono poi mucche al pascolo e caprette in un
quadretto molto bucolico.All’ufficio postale c’è persino il timbro apposito
del “paese ufficiale di Heidi”. C’è poi anche la casa di montagna che si
trova in un alpeggio più in alto e che si raggiunge con circa un ore e mezza
di cammino, ma siccome siamo pigri abbiamo rinunciato!
Dopo il pranzo (al sacco su un prato) abbiamo visitato il paese che è molto
carino e ci siamo poi diretti a Chur.
Anche qui abbiamo dedicato un paio d’ore a visitare il centro della
cittadina e ci siamo fermati per un aperitivo in uno dei tanti localini che,
complice il sole, avevano allestito i tavoli all’aperto.
Il giorno dopo abbiamo proseguito il nostro viaggio verso il Liechtenstein
un vero gioiello che ci ha stupito e si è rivelato davvero inaspettato.
Abbiamo cominciato la visita da Balzers, subito dopo il confine svizzero, un
paese che sembra dipinto!!!!!!!!! Su una piccola altura si trova un castello
medioevale, occorre fare un picco sforzo per arrivare in cima ma si è
ampiamente ricompensati dalla meravigliosa vista a 360° sulla vallata e sui
monti circostanti.
Abbiamo proseguito poi senza meta (e senza cartina) lasciando la strada
principale che attraversa tutto il paese e abbiamo preso piccole strade
laterali in salita che portano a piccolissimi paesini di montagna. Vale la
pena fermarsi in qualche piazzola di sosta e godersi il panorama della valle
dove scorre il fiume Reno che, in questo tratto, segna il confine tra
Liechtenstein e Svizzera.

Tra tutti i paesi visitati o visti di passaggio
meritano una nota Stieg, piccolissimo e con la chiesetta bianca. Il ruscello
e tutte le casette in legno che mi ricordavano
la Norvegia
nelle foto viste qua e la e Malbun in una strettissima valle che entra per
10/15 chilometri dove la strada improvvisamente finisce contro una montagna
altissima e bianchissima che spunta all’improvviso dietro una curva in una
visione quasi magica!!!!!!!!
Dopo aver vagabondato un po’ ci siamo spostati verso la capitale Vaduz,
abbiamo dato un’occhiata al castello dei principi regnanti, abbiamo fatto un
giro in centro, comprato i souvenirs, inviato le cartoline di rito…. E
abbiamo proseguito verso l’Austria.
Appena varcato il confine abbiamo fatto una tappa fuori programma nella
cittadina di Feldkirch.
Graziosa cittadina medievale ancora in parte fortificata costruita ai piedi
di una rocca sulla quale sorge il castello Schattenburg in parte adibito a
ristorante, ma si possono visitare il bel cortile interno e il museo con una
raccolta di armi e dei meravigliosi pezzi di mobili antichi originali.
Abbiamo poi proseguito in direzione Imst (passando per St. Anton ma non ci
sembrava che offrisse niente di interessante) dove ci siamo fermati per
dormire.
La mattina, dopo una breve visita alla chiesa principale in stile gotico, ci
siamo diretti in Germania verso Schwangau, con l’intento di visitare il
complesso di Koenigeschloss, ovvero il castello Hohenschwangau e il più
famoso Neuschwanstein fatto erigere da Ludovico II di Baviera alla metà del
1800.
Quest’ultimo è molto famoso: è quello tutto bianco che si vede spesso nei
puzzle della Ravensburger e si dice che Walt Disney si sia ispirato a questa
costruzione per ideare il castello delle sue fiabe animate.
Abbiamo fatto una piccola sosta lungo il cammino in un posto sconosciuto, su
un lago sconosciuto (ma molto bello!!) e siamo arrivati poi alla nostra
ambita meta.

Non neghiamo che Koenigeschloss sia stata la località
in assoluto più turistica del viaggio, quindi la gente era tanta, le code
per i biglietti sono state piuttosto lunghe e le visite ai castelli erano
esclusivamente guidate, il che rappresenta davvero uno svantaggio poiché il
tempo a disposizione per godersi le varie sale è davvero poco, in
particolare quando i gruppi sono numerosi.
Vale però la pena di “sopportare queste ristrettezze” e
il biglietto un po’ caro e non perdersi lo spettacolo!!!!! (Anche tra la
folla, e una guida implacabile che ti trascina fuori non appena ha finito di
parlare), perché i castelli sono meravigliosi.
Il più lontano (Neuschwanstein) si raggiunge in 40
minuti a piedi, ma si può anche optare per la carrozza o il comodo bus (noi
abbiamo fatto così, sempre perché siamo pigri!!!).
Dopo la visita ci siamo diretti verso il Marien bruecke,
un ponte sospeso a
40 metri
di altezza, per ammirare le cascate sul torrente Pollach. Dopo le meraviglie
dell’uomo, quelle della natura!!!!

Sazi di arte e di selvaggia natura abbiamo ripreso il
nostro viaggio alla volta di Innsbruck via Garmisch (brutta città!!).
Arrivati in serata abbiamo cominciato a dare una rapida occhiata al centro
storico che, sarà stata anche la luce del tramonto, ma ci è sembrato
particolarmente bello.
Dopo un’abbondante cena,esausti, abbiamo rinunciato alla vita notturna e ce
ne siamo andati a nanna per ritemprarci ed essere pronti per il giorno dopo.
La mattina ci siamo recati a Wattens che si trova a circa
15 chilometri
da Innsbruck per visitare lo Swarovski Kristalwelten il museo Swarovski che
in realtà non è un museo.
Quando mi è stato consigliato dal mio collega Eugenio (che poi ho
ringraziato) ero molto scettica e gli ho detto subito “no, grazie, non mi
interessa.” Poiché pensavo che fosse la solita mostra di animaletti vari. Ma
il suo racconto mi ha incuriosito, quindi ci siamo andati.
Aveva ragione è una cosa MEGAGALATTICA!!!!! FANTASTICO!!!! E’ un museo
tridimensionale molto sensoriale, un viaggio dentro il cristallo attraverso
luci, suoni e sensazioni olfattive. Molto difficile da descrivere, bisogna
vederlo!!!!
Lasciata Wattens siamo tornati verso Innsbruck e ci siamo fermati a visitare
la residenza di Ambras alla periferia della città. Si tratta di una fortezza
che durante il rinascimento fu trasformata da Ferdinando II in un palazzo
abitato e adibito alla sua collezione d’arte.
Molto belle la sala d’armi e la sala spagnola (ovvero la sala dei
ricevimenti) un po’ più noiosa, almeno per me, la galleria dei ritratti. (a
Davide invece è piaciuta tanto)
Splendido invece il giardino e il grande parco dove si può tranquillamente
passeggiare immersi nel verde in un’oasi di pace.
Il pomeriggio doveva essere interamente dedicato alla visita della città, ma
proprio a metà pomeriggio un violento acquazzone ci ha costretti a tornare
in albergo, visto che era impossibile andare in giro anche con l’ombrello!!!
Così ci siamo rimessi in macchina e abbiamo cominciato a vagare senza meta
su per le montagne intorno scoprendo degli angoli davvero incantati e un
posto con immensi prati verdi che anche con la pioggia il cielo grigio e le
nuvole basse avevano il loro fascino.

Abbiamo poi scoperto che da quelle parti si trovava una
Chiesa barocca dedicata a San Carlo Borromeo e da bravi milanesi abbiamo
pensato che non potevamo mancare di visitarla!!!
In effetti meritava perché era davvero molto bella.
L’ultimo giorno è stato dedicato al ritorno a casa non prima però di essermi
svegliata di buon’ora e avere dedicato un po’ di tempo alla visita di quello
che mi ero persa il giorno prima per via del diluvio.
E il ritorno? Comodo con l’autoistrada del Brennero via Trento-Bolzano del
tipo massimo 5 ore e siamo a casa????? NOOOOOOOOOOO!!!!!! Facciamo le strade
panoramiche almeno ci godiamo anche l’ultimo giorno.
Anche il viaggio fa parte del viaggio!!!!
Così tra monti, pascoli, valichi montani, neve e numerose soste per ammirare
splendidi scorci, siamo perfino riusciti a vedere alcuni stambecchi mai
visti prima, almeno da distanza così ravvicinata, siamo arrivati a casa 10
ore dopo distrutti ma assolutamente soddisfatti di questo viaggio che ci ha
regalato sensazioni e luoghi veramente inaspettati e assolutamente al di
sopra di ogni nostra aspettativa.
CONSIGLI
Per chi desidera intraprendere un viaggio di questo
tipo consigliamo di farlo tra la metà di aprile e la metà di maggio poiché
in questo periodo alcuni valichi alpini sono già aperti e per il
meraviglioso contrasto tra i prati verdi a valle dove la neve invernale è
già sciolta e le vette ancora innevate.
Se si intende seguire questo percorso e per chi, come
noi, preferisce fare il pieno di carburante in Svizzera per risparmiare
qualche soldo, consigliamo di farlo subito dopo il valico doganale di
Chiasso perché, sembrerà strano, ma non c’è una sola stazione di servizio
fino all’imbocco del traforo del San Bernardino.
Se dormite a Imst vi consigliamo la pensione dove
abbiamo alloggiato. E’ una delle più economiche che abbiamo trovato in zona
ed è molto carina, anche meglio di altre più costose.
In Liechtensein abbandonate e cartine e avventuratevi
dove capita. Molti posti graziosissimi non sono nemmeno segnati sulle mappe.
Vedere il Kristalwelten di Wattens
Forse banale, ma fare attenzione se si desidera
raggiungere il castello di Neuschwanstein poiché sulla strada non è indicado
molto bene, seguire le indicazioni per Koenigeschloss.
(questo consiglio è di Davide!!) se si decide di
evitare l’autostrada (come abbiamo fatto) ci si può fermare per una sosta a
Livigno dove si possono acquistare bene extradoganali (alcolici, sigarette,
profumi etc….) risparmiando parecchio. |