Questo libro non è una guida, non contiene
informazioni su orari, costi o itinerari, ristoranti o alberghi più
comodi. È metà romanzo e metà diario, metà ricordo e metà sogno, dove
l'unica cosa che conta è andare, muoversi. Il viaggio che diventa
walkabout, una specie di rituale, non per cercare qualcosa o per
dimenticare, ma solo per essere ciò che si è. Questo libro parla di un
altro modo di viaggiare, un'altra Australia, quella fatta di strade
senza fine, cieli trasparenti, stazioni di servizio e motel, campeggi e
macchine scassate, birre, polvere e terra rossa, sudore e migliaia di
chilometri, gente comune e aborigeni e gli occhi tondi dei canguri. |