Australia con la mamma

Diario di viaggio

Australia Story

Una volta tanto la decisione e’ fatta senza indecisione alcuna, quest’anno realizzo il grande sogno di andare in Australia. Finalmente il gran giorno e’ giunto. Il mio compagno di viaggio e’ una persona speciale, una persona che alla fine si e’ dimostrata il miglior compagno di viaggio mai avuto, mia madre! Certo la paura era tanta, anche la responsabilita’ di portare con se una persona anziana, che tra l’altro doveva vincere anche la paura di volare! Non ha mai preso un aereo prima! Prenoto il viaggio per entrambi, non e’ difficile covincerla, le dico che se non fosse venuta con me avrebbe perso l’unica occasione per visitare questo fantastico paese e ad incontrare la sorella che ormai non vede da 10 anni.
Prendiamo il treno, arriviamo a Fiumicino, e via… scalo a Bangkok dove ci aspetta la coincidenza per Sydney. Sara’ l’entusiasmo, ma le 22 ore di volo trascorrono velocemente! Mia madre sorprendentemente non avverte la pur minima paura o stanchezza. Prendiamo un taxi cumulativo, diretti al Crest Hotel, prenotato via internet un paio di giorni prima della partenza. Gia’ traspira l’elevato livello organizzativo oltre alla tranquillita’ di questo paese. Non siamo stanchi, e subito scendiamo in strada ma l’area dove alloggiamo non e’ delle migliori, King Cross, molto rumorosa per i tanti locali, molti a luci rosse. Andiamo a fare un giro a piedi, spingendoci fino al Darling Harbour. E’ Sabato sera e la gente si vuole divertire, in perfetto stile inglese. Pub e discoteche sono piene e alcool scorre a fiumi!
Giorno seguente in giro per la citta’, essere difronti all’Opera House rappresenta un’emozione unica! Soprattutto per me che ho sempre sognato di vederla! L’Harbour Bridge e la baia sono hanno un effetto scenico unico!

Prendiamo il traghetto che ci porta dall’altro lato della citta’. Nella baia c’e’ una regatta di barche a vela, che sballo!

A mezz’ora e ci troviamo a Manly una delle spiaggie piu famose di Sydney. Il paesino e’ davvero grazioso e sembra di esser lontani anni luce dalla citta’. Percorriamo la camminata consigliata dall’accogliente tourist information. Mia madre si incanta incredula dinanzi a un barbecue pubblico posto sulla spiaggia, che chiunque puo’ utilizzare. Da queste piccole cose si capisce la civilta’ di un popolo. Ritorno all’albergo prima pero’ visitiamo St. Mary’s Cathedral.

Mi trovo in mano uno dei fogli tipici per seguire la messa e noto una cosa incredibile, alla fine della pagina, e’ indicato quanto hanno raccolto la settimana precedente in offerte, e, il modo in cui le hanno impiegate!
Andamo a cena fuori, ristorante italiano (proprio io che non vado mai nei ristoranti italiani all’estero, ma… sono con mia madre!), seguo il consiglio della guida, grave errore! Si mangia davvero bene, ma a differenza delle indicazioni F.lli Paradiso, sono esosissimi.
Lunedi, si parte per le Blue Mountains,

mi informo in stazione, c’e’ un biglietto giornaliero che permette di prendere il treno e il tour locale tutto ad un costo di 72$ per entrambi, bella differenza paragonanto agli 85$ a persona, di media, chiesti dai tour organizzati!
Lasciamo la citta’ molto presto, prendiamo la comoda metropolitana, poi il treno che ci porta lentamente fin Katoomba, ma commetto un grave errore! Ingannati dal sole e dal tepore non seguo il consiglio di portare indumenti pesanti! Le Blue Mountains sono davvero belle, ma non dimentichero’ facilmente il freddo di quel giorno! Non avrei mai immaginato un posto cosi verde in Australia! Le piante di eucalipto si estendono a perdita d’occhio! Torniamo in citta’ ma la voglia di tornare in albergo e’ poca e quindi continuiamo a girare per il centro,

domani sara’ l’ultimo giorno! Lo spremiamo fino all’ultimo! Visitiamo l’osservatorio astronomico,

ottimo punto di vista della citta’, il quartiere the The Rock, primo insediamento della citta’, e poi via tra i grattacieli del quartiere finanziario,

fino al Darling Harbour. Mi innamoro di questa citta’! Davvero varrebbe la pena viverla! Ma il tempo e’ tiranno e abbiamo l’aereo che ci aspetta! Voliamo, alla volta di Adelaide, mia madre e’ emozionatissima, li ci sono i parenti che aspettano!
Tina (mia cugina) e il figlio Rino sono in sala di attesa, io non li riconosco, e proseguo, non li ho mai visti… ma mia madre no! Si ricorda della nipote da cui viene placcata.
Andiamo a casa di zia Angela E’ li da tanti anni, la trovo logicamente molto invecchiata, ha trascorso una vita ad Adelaide, una vita che sicuramente non l’ha trattata male, ma piena di nostalgia! Si e’ proprio questo che noto nelle parole dei tanti “paesani” che incontro in quei giorni. Tanta nostalgia che accomuna tutti. La nostalgia nei confronti della propria terra, che guardano con tanta malinconia. Certo la lontananza non aiuta. Un australiano e’ davvero lontano da tutto! Di tutto il benessere e i sacrifici quelli che veramente si avvantaggiano sono i loro figli! Gli australiani di seconda generazione, quelli che ormai non parlano piu’ neanche l’italiano e che raramente sono stati in Italia. La fortuna di essere cresciuti in un paese bellissimo dagli ampi spazi dalla natura imperante, dove il benessere si respira, e con un governo, malgrado sia di destra radicale molto vicino ai cittadini. Parlando con mio cugino trentenne e con alcuni suoi amici non si puo far altro che essere un po invidiosi il sapere come le cose vadano in questo posto. Del resto sono solo delle conferme di cio’ che tutti gia’ conoscono. Certo sapere che molte donne mettono su figli a ripetizione solo per prendere il sussidio di 160$ australiani ogni 15gg a figlio, cio’ fino al raggiungimento dei 16° anno di eta’, non e’ una cosa di cui esser fieri! Ma pensare che dalle ns parti la composizione delle famiglie sono sempre piu esigue perche i soldi scarseggiano e i figli costano e’ altrettanto triste.
Ma siamo in vacanza non pensiamoci. Vado sempre in giro coccolato dai parenti e loro amici che man mano che frequento vedo sempre piu distanti. Visito le colline di Adelaide con il Cleland Wildlife Park, ho il primo contatto con il simbolo dell’Australia: il canguro! Ci fermiamo piu volte durante il percorso ammirando Adelaide dall’alto: un’immensa monotona distesa regolare di villette.


Dedico un giorno a Glenelg, spiaggia di Adelaide, che sicuramente dara’ un altro effetto durante le assolate giornate dell’estate australiana.

Visito Hahndorf, il piu antico insediamento tediesco di Australia, fondato da cittandini prussiani luterani per sfuggire dalle persecuzioni religiose della meta’ del XIX secolo. Gironzoliamo per il centro di Adelaide(20), usciamo di sera, cerco qualcosa di valido da visitare, …ma diciamola tutta! Se non ci fossero stati i miei lontani parenti, a questo posto non avrei dedicato piu di tanto!
Un giorno lo dedichiamo a Geppino, il mio cugino “particolare”. Quello che ha deciso di abbandonare la civilta’ per trasferirsi a Balaklava,

in un piccolo paesino che sfugge anche alla Lonley Planet, ad un centinaio di kms a nord da Adelaide. Trascorrendo una giornata insieme si comprendo che in effetti nel suo ragionamento non c’e’ davvero nulla di tanto strano. Lui rappresenta un raro esemplare di persona libera! Ha preferito comprare un casolare con un 2 ettari di terra, dove vive insieme ad un paio di cavalli, il cane Frisky e qualche albero da frutta! Tutto qui!

E’ riuscito a sfuttare il sistema, riuscendo a estorcere una pensione. Certo vive una vita senza fronzoli, ma con tanto tempo libero da usare come meglio crede, tutto qui! Il posto e’ davvero desolato, strade fatte di terra rossa, spazi infiniti e kms senza incontrare anima viva! Ma lui e’ felice cosi! Mi ha detto che della sua vita lavorativa e’ stato molto deluso, e’ stato un tecnico che aveva la possibilita’ di dare autorizzazioni alla edificabilita’ dei suoli, nel suo ultimo lavoro era stanco del suo capo che lo pressava nel concedere autorizazzioni anche dove non poteva, quindi ha preferito lasciare la civilta’.
Prima di andar via da Balklava, mi fa un gran regalo, ha comprato un pino da piantare insieme!

E’ giunta l’ora! Dobbiamo andar via! Convinco mia madre, non e’ piu il caso di rimanere ad Adelaide! Non sono venuto fino qui per stare con i parenti, con tutto il rispetto ma gli abbiamo concesso fin troppo tempo! Faccio un po’ di ricerche, internet e sulla mia preziosa guida e… ecco Autopia. Le loro offerte mi sembrano valide! Li contatto via e-mail e loro rispondono prontamente. Prenoto! Il tour consiste in 3gg che mi porteranno fino a Melbourne attraversando i Grampiani, percorrendo la Great Ocean Road e visitando i dodici apostoli!
E’ mattina presto e andiamo alla Stazione bus a Fralklin St. Aspettiamo il ns bus, tra i tanti che si susseguono ecco arrivare il ns, …e’ il piu sgangerato, inoltre la sorpresa e’ grande quando capisco che ad accompagnarci sara’ Barnie! Un simpatico australiano dalla barba bianca come la neve e lunghissima, con un cappello alla Mr Crocodile Dundee! Si vede subito che Barnie fa questo lavoro con passione!


Attraversiamo le colline di Adelaide, la prima parte del viaggio e’ monotona. Visitiamo un primo parco dedicato ai canguri e wallaby, poi al MacKenzie National Park, con le sue imponenti cascate,

camminiamo nel cuore dei Grampians National Park ci fermiamo per la scalata del monte il Pinnacle. Anche qui immersi in questo polmone verde, la sensazione che si ha e’ che siamo davvero piccoli in questo mondo! In serata andiamo a dormire all’Asses Ears un bed & breakfast definito da Barnie “in the middle of nowhere”. Una volta sul posto capiamo bene il perche’! Lo spettacolo che si ammira alzando la testa al cielo rimmarra’ sempre impresso nella mia mente, un tappeto di dimananti incastonati nel blu piu’ profondo!
Il giorno successivo la sveglia e’ all’alba, dobbiamo stare attenti ai numerosi wallaby e canguri che attraversano le strade che percorriamo al buio.
Ci incamminiamo nuovamente tra i monti, questa volta si chiama Piccaninnie, poi alla volta di Tower Hill, area vulcanica dove ci imbattiamo in un altro simbolo nazionale, questa volta della Nuova Zelanda, i Koala, simpatici e innocui non dissimili da degli orsacchiotti, ma poi emu’ e nuovamente Koala tutti incastrati e fermamente saldati con le loro unghione alle piante di eucalipto, le cui foglie rappresentano la loro principale dieta.

Percorriamo un primo tratto della Great Ocean Road, e ci fermiamo a Port Campbell, dove Barnie organizza una cena. Tutti insieme cuciniamo, apparecchiamo e laviamo le stoviglie sporche come un team affiatato. Che peccato, domani tutto questo sia gia finito!
Il mattino sempre di buon ora continuiamo a percorrere la Great Ocean Road che e’ un susseguirsi di emozioni, the Bay of Islands(32), the London Bridge, Loch Ard Gorge(35) con la sua affascinante storia di naufragi e finalmente The Twelve Apostles(36)! Che emozione!

Raggiungiamo l’Otway National Park dove partiamo per l’ennesima camminata questa volta in una vera e propria foresta pluviale incontaminata! Giungiamo ad Apollo Bay un piacevole paese dove pranziamo e ci rialssiamo un po’. Partiamo nuovamente, alla volta di Bells Beach, vi ricordate il film Point Break? Quello con Kenu Reeves e Patrik Swaize? Bene e’ stato girato qui! E vedere tanti serfisti in acqua anche quando ormai e’ cominciato l’inverno, dimostra che lo spirito di quel film aleggia ancora nell’aria!
In serata raggiungiamo Melbourne,

abbiamo mezza giornata, sfruttiamo ogni minuto in nostro possesso! Povera mamma che mi segue sotto una pioggia che potei definire tipicamente inglese! Seguiamo le indicazioni della ns preziosa guida, percorriamo l’itinerario a piedi suggerito, e leggo la strana informazione, la possibilita’ di accedere al 35° piano del lussuoso Hotel Sofitel per poter ammirare la citta’ dall’alto! Non ci credo ma ci provo! Incredibile questa notizia e’ proprio vera,! Ma le sorprese si susseguono! Lo sapete da dove si ammira il panorama? Dai cessi! Si proprio dai cessi dell’albergo!

Quando mi sono stati indicati dal cameriere in me si e’ alternata una sensazione di stupore e di presa per il culo! Ma poi scopro che era proprio cosi! Faccio la pipi piu’ panoramica della mia vita! Poi di nuovo giu in strada, S. Patrick’s Cathedral, the Parliament, il quartiere di Chanatown. A malincuore dobbiamo andar via, l’aereo per Bangkok ci aspetta a mezza notte! Prendiamo un taxi e ci dirigiamo all’aeroporto, chiacchiero con il taxista che e’ di origini greche. Ha qualcosa in comune con tutti gli altri emigranti, la gran malinconia e nostalgia della sua terra! Lui e’ ancora incazzato perche, la scelta di essere emigrante non e’ stata del tutto voluta, ma dettata da un’esigenza. Tornato dal servizio militare tutta la sua famiglia si era trasferita in Australia, e quindi per ricongiungersi a loro non avuto altra scelta che trasferirsi!
Partiamo alla volta di Bangkok, dopo una decina di ore gingiamo in Thailandia alle 7.00 di mattina, la partenza per l’Italia e’ prevista a mezza notte! Ne approfittiamo per fare un giro in citta’! Scegliamo uno dei tanti tour organizzati. Optiamo per quello che ci porta alla scoperta dei tanti tipici templi che disseminano la citta’! Sono davvero belli! Statue di Buddha di tutte le forme e in tutte le posizioni.

Ci rendiamo conto della gran differenza di ceti di cui e’ composto questo popolo. Il tempo e’ abbastanza e quindi ci possiamo permettere anche un tour sul fiume, alla scoperta di un altro lato di Bangkok, con i mercanti sulle tipiche canoe, i bimbi che fanno il bagno e dei tanti templi nascosti.

Siamo stanchi e torniamo in aeroporto nell’attesa che il nostro aereo ci riporti in Italia con un po’ di malinconia e tanti ricordi nel nostro cuore, ma anche con la gioia di aver fatto un viaggio fantastico che ci ha riempito di emozioni che difficilmente rimuoveremo.

Consigli:
Cercate di programmare gli spostamenti aerei interni con anticipo, costano molto molto meno. Utilizzare il tour Adelaide/Melbourne con Autopia, spartano ma molto valido, soprattutto se sara’ Barnie la vostra guida!
Assolutamente fare un viaggio con la madre!

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