Finalmente il gran giorno è arrivato! Stò partendo
per l'Argentina!!!
Vi mando una foto della mia partenza che non è dalla stazione o dall'aereoporto,
ma prima di tutto da camera mia, vera sorgente di quel fiume, spero
ricchissimo, che sarà il mio viaggio! C'è tutto quello che serve: una
finestra reale per guardare fuori e sognare di partire, una virtuale per
affacciarsi sul mondo e raccogliere le informazioni necessarie e lo ZAINO,
parola stupenda, con tutto il necessario per andare ad assaporare il proprio
sogno!
05/10/2005 - ...Sono arrivato!!!
...sono arrivato finalmente a Buenos Aires! Il volo
e' stato tranquillo anche se le hostess sembravano quelle di Fantozzi. Qui
oggi e' nuvolo e fa fraddissimo. La gente gira con il pile e sciarpe. Devo
ancora iniziare la mia prima passeggiata cittadina ma la prima impressione
e' quella di una citta' enorme dove la vita scorre in modo veramente
frenetico. Ha anche un certo fascino decadente, per ora non ho visto niente
di 'moderno', dalle case alle auto. Una saluto a tutti e a presto!
06/10/2005 - Buenos Aires... la Boca
Ciao a tutti, al secondo giorno di cammino in Buenos
Aires l'idea della megalopoli non e' cambiata, il centro e' molto simile a
quello delle capitali europee, la differenza la fanno gli autobus
coloratissimi e le numerose auto ormai vecchie che girano per le enormi
strade. I taxi sono secondi per numero solo a New York e i ogni marciapiede
del centro vedi sempre: un fioraio, un'edicola, un lustrascarpe e una
bancarella che vende garrapinada o hot dog. Il tango si respira ovunque, nei
locali turistici come nelle milonghe ma anche in alcune piazze. Se pero'
volete sentire lo spirito genuino di Baires, quello dei porteños, fate come
con una bella donna...passate dalla BoÇa!
Un saluto a todos y hasta presto!
07/10/2005 - Buenos Aires
Ciao a tutti, sono ancora nella Capital Federal che qui in Argentina e'
vista come Parigi in Francia, c'e' Buenos Aires e tutto il resto e'
provincia. Qui ci si sono, solo nel centro, 9 milioni di abitanti e se stai
fermo per un ora sul marciapiede di avenida 9 de julio, la strada urbana mas
ancha (larga) del mondo, probabilmente li hai visti passare quasi tutti. La
calle Florida, strada unicamente pedonale e' il formicaio dove passano i
lavoratori del centro e i turisti che si incantano davanti ai numerosi
artisti di strada e ballerini di tango. Purtroppo la forbice
ricchezza-poverta' e' molto larga e il sorriso ti si allenta quando vedi
bambini di sei anni che suonano la fisarmonica o che ballano con la madre le
danze etniche della propria terra con una fierezza nello sguardo che ti fa
sentire piccolo, molto piu' di loro.
Non so' se dipende dalla crisi economica dalla quale il paese sta
cercando di risollevarsi, ma qui sono tutti gentilissimi, dal negoziante ai
taxisti. Apro una parentesi su di loro perche' se la meritano: con
l'equivalente di due euro ci fai il giro di mezza citta` e ti sembra di
essere su un go-kart, guidano come se giocassero alla play station ma non ti
senti mai in pericolo, e' una guida decisa ma forse per questo piu' sicura.
Stasera parto alla volta di Cordoba per una parentesi dal sapore decisamente
europeo: l'Oktoberfest. Sono gia' stato a quella di Monaco ma non so'
davvero cosa aspettarmi da questa, vi faro' sapere. Il programma prevede al
mio rientro a Buenos Aires, lunedi, partenza per le cascate di Iguazu' e poi
vai con la Patagonia!!! Penisola di Valdes e Ushaia...hasta la fin del mundo!!!
Saluti a tutti y mucha suerte!
11/10/2005 - Oktoberfest a Villa General Belgrano
Ciao a tutti,
scusate il ritardo ma sono tornato stanotte da un fine settimana all'insegna
del delirio e purtroppo dall'ostello dove alloggiavo non era possibile
navigare in Internet.
Sono partito venerdi sera alle 22:00 da Buenos Aires col mio amico Francesco
che vive e lavora a Buenos Aires e che mi ha ospitato nella Capital Federal.
Il pullman, che qui si chiama micro, era pieno di ragazzi e ragazze di ogni
eta' eccitatissimi per la festa, tanto che hanno cantato per tutte e 10!!!
le ore di viaggio che ci sono volute per arrivare all'ostello che si trova a
Villa del Dique, una picola frazione della bellissima valle Calamuchita. La
costruzione dove dormivamo era di tipo coloniale, posizionata vicino a un
lago circondato da una distesa immensa di verde dove pascolavano cavalli e
pecore. L'ostello offre la possibilta' di cavalcare i propri splendidi
cavalli e alcuni ragazzi non si sono fatti sfuggire l'occasione per fare i
gaucho davanti alle chiche. Alla sera ci siamo trasferiti alla festa che
viene fatta a Villa General Belgrano, un insediamento di chiare origini
tedesche molto carino, dove la cerveza e gli Alfajores (dei dolcetti
favolosi tipici della regione di Cordoba) la fanno da padroni. La festa non
ha niente a che vedere con l'Oktorberfest di Monaco di Baviera, che e'
decisamente piu' caratteristica, ma e' comunque spettacolare. E' stato
allestito per l'occasione un palco, al centro di un grosso parco, sul quale
si esibivano musicisti di diverse nazionalita' che suonavano le loro piu'
famose canzoni popolari....per la cronaca sono entrato mentre una banda
italiana suonava la tarantella!!!... e vai con i boccali alzati a brindare
al tricolore! Il resto e' stato un continuo di balli e brindisi fino a
mezzanotte, quando siamo rientrati all'ostello per la festa privata
organizzata dall'agenzia Asatej, con la quale abbiamo fatto il viaggio...e
vai con altre 6 ore di delirio. Il secondo giorno ci siamo concessi il bis
di tutto per rientrare poi stremati questa notte.
Il viaggio di rientro e' stato decisamente piu' silenzioso, ma essendo
partiti nel primo pomeriggio, mi ha permesso di ammirare un po' del panorama
che dal primo all'ultimo dei 900 km!!!! di viaggio e' stato un susseguirsi
di sterminate praterie verdi dove pascolano un numero infinito di mucche e
cavalli. Questa e' la parte piu' umida della Pampa che diventa piu' arida
man mano che si scende verso Sud. Viaggiando col micro ci si rende conto di
quanto sia enorme questo splendido paese e se si ha tempo a disposizione e'
sicuramente il sistema piu' economico. Ci sono numerose agenzie che coprono
con il loro servizio tutta la nazione. Sto' raccogliendo piu' informazioni
possibili che troverete presto nel diario di viaggio che spero potranno
essere utili a chi decidera' come me di visitare questi posti da sogno.
Questa sera parto alle 19:00 per Iguazu' dove mi aspettano le Cataratas.
Un abrazo para todos y mucha suerte!
13/10/2005 - Puerto Iguazu...gli indios
Ciao a tutti,
sono arrivato a Puerto Iguazu dopo 16 ore di pullman da Buenos Aires (1200km
circa) che mi sono praticamente volate. Ho viaggiato con la compagnia Via
Bariloche (www.viabariloche.com.ar) che offre un servizio spettacolare:
pullman pulitissimi e credo nuovi, sedili come poltrone quasi completamente
reclinabili che diventano praticamente dei letti dove puoi dormire col
cuscino e la coperta in pile che ti viene fornita, televisione con dvd,
musica e servizio a bordo di cena e colazione...molto apprezzato. Quando
sono arrivato all'ostello pensavo di aver sbagliato indirizzo, sembra un
villaggio turistico delle maldive! E' immerso nel verde, circondato dalle
palme e davanti all'ingresso ha una splendida piscina all'aperto e la
reception, coloratissima, divide un salone enorme tra la parte ristorazione
e quella ricreazione, dove ci sono due computer per collegarsi a internet,
due tavoli da biliardo, televisore con dvd, tavoli e sedie in stile etnico e
due librerie dove si possono trovare libri in tutte le lingue lasciati dagli
ospiti dell'ostello. Dopo aver lasciato il bagaglio nella mia stanza,
all'interno di un bungalow molto carino che condividiamo in 12, mi sono
fatto un tuffo in piscina e poi sono cominciate le escursioni. La prima e'
stata una visita a una piccola comunita' di indios Guarani, l'Aldea, che sta
sopravvivendo nel poco spazio che gli e' stato lasciato in proprieta'
cercando di salvare le proprie tradizioni e istruendo i prorpi figli in modo
che con lo studio siano in grado di difendere la propria comunita'. La guida
era un Indio che si fa chiamare Roberto e il cui vero nome in Guarani,
difficile da ricordare, significa l'hombre (l'uomo). Ci ha spiegato che
quando nasce un nuovo membro della comunita' lo sciamano decide quale sara'
il suo nome e quale il suo destino, se sara' cacciatore o artigiano. Roberto
ci ha detto che lui e' cacciatore, ma che purtroppo non ci sono piu' animali
da cacciare nella piccola riserva dove vivono e quindi si e' adattato a fare
la guida e altri lavori per mantenere i propri 3 figli. Ci ha mostrato
trappole per la caccia e le erbe medicinali che crescono nella selva. Ci ha
raccontato gli usi e le tradizioni degli indios, che si alzano prima
dell'alba per accogliere il sole e che non possono dire di no per non
offendere il proprio Dio, ma solo tacere se non vogliono dare il prorpio
consenso. Non sono un popolo molto loquace (hanno un'unica parola che vale
come buon giorno, buona sera e buona notte) e questo non gli ha aiutati
nella lotta per la sopravvivenza. Per questo i nuovi indios studiano oltre
che il Guarani anche lo spagnolo. Sono stati il primo popolo della regione e
hanno una cultura semplice ma profonda che gli ha permesso di trovare nella
natura tutto cio' di cui avevano bisogno. E' stata una visita molto
istruttiva ma che mi ha lasciato la sensazione che si prova quando si vede
un leone allo zoo. Questo e' un popolo nomade rinchiuso in uno spazio troppo
piccolo che non basta alla sopravvivenza e cosi devono lavorare per poter
comprare in citta' cio' che avevano dalla natura.
Dopo la visita all'Aldea mi sono fatto un giro in catamarano sul Rio Parana',
passando nel punto del triplo confine, dove si affacciano le coste di
Argentina, Brasile e Paraguay.
Abbiamo costeggiato quest'ultimo per vedere le case di altri Indios che
si affacciano sul fiume arrivando poi davanti a un piccolo promontorio sul
quale abbiamo assistito a una cerimonia religiosa di giovani Guarani che
danzavano intorno a un fuoco. Il rientro e' stata spettacolare, sdraiato sul
ponte del catamarano sotto un cielo pieno di stelle cullato dalla corrente
del Rio Parana'.
Oggi mi aspetta il giro delle cataratas (cascate), a presto!
14/10/2005 - le cascate di Iguazu
Ciao a tutti,
finalmente le ho viste! Le cascate di Iguazu sono uno spettacolo unico,
indescrivibile. Si trovano all'interno di un parco che per certi versi
sembra Disneyworld (il trenino, la folla dei turisti e ogni sorta di
souvenir), ma che in realta' e' un paradiso terrestre. Al parco ci si arriva
con uno dei tanti furgoni che servono gli Hotel della zona o con l'autobus
che passa ogni 30 minuti (la fermata non esiste, ci si mette al lato della
strada e si alza la mano quando arriva). L'ingresso al parco costa 30 pesos
(8.5 euro) e se si intende ritornare il giorno successivo basta farsi
timbrare il biglietto per pagare la meta'. In una giornata si riesce
praticamente a vedere tutti i salti che sono 275!!! Questo e' il lato
argentino, che e' quello piu' vicino alle cascate, ci sei praticamente
dentro. Al lato brasiliano ci si arriva con un altro autobus (IMPORTANTE:non
dimenticarsi il passaporto!). Il parco prevede dei pacchetti con prezzi
differenziati. Io ho scelto quello completo, che prevede tutti le escursioni
e che costa 95 pesos (..li vale tutti!). Prima ci hanno portato con un
furgone 4x4 a fare un giro nella selva sub tropicale, dove si vede ogni
sorta di pianta e albero ma pochi animali perche' di giorno stanno nascosti
per il caldo che qui e' devastante. Arrivati sul fiume siamo saliti su una
specie di gommone per arrivare alle cascate dal lato piu' spettacolare. Ci
hanno dato dei sacchetti per non bagnare zaini e macchina fotografica.
Quando mi hanno consigliato di metterci anche le scarpe ho capito che ci
aspettava una vera e propria doccia!...e infatti il gommone e' partito a
razzo risalendo il fiume controcorrente, sembrava di fare rafting al
contrario, dopo una curva si e' aperto uno scenario da restarci secchi:
immaginatevi Jurassic Park senza i dinosauri! Davanti a noi, in lontananza,
si vedeva un esplosione continua di acqua, una nube bianca di spruzzi che
nascondevano la Garganta del Diavolo, il salto piu' alto e spettacolare!
Alla nostra destra il salto Mbigua e il salto San Martin che sono piu'
larghi e offrono uno spettacolo stupendo. A quel punto, quando il gommone
era gia' abbastanza vicino da farti prendere schizzi ovunque e l'istinto di
conservazione ti dice di allontanarti, il pilota e' partito a manetta verso
la cascata!...e cosi ci siamo ritrovati a fare la doccia in paradiso. E'
stata un'esperienza unica! Non riesco a descrivere con le parole quello che
si prova in questi posti e credo che anche le foto che portero' a casa non
renderanno la meta' dei brividi, del freddo e del caldo, delle urla e dal
fragore, dei colori e di tutto cio' che rende un'esperienza UNICA.
Una volta scesi dal gommone abbiamo fatto il giro a piedi delle
passerelle, inferiori e superiori, dalle quale si possono ammirare le
cascate trovandosi a fare altre docce o a camminare sul punto dove cade il
fiume. Con un trenino, che stona tantissimo con l'ambiente circostante, ci
siamo avvicinati alla gola del diavolo, che abbbiamo raggiunto a piedi. E'
piu' stretta degli altri salti ma e' un concentrato di ENERGIA naturale! Il
fiume cade dai tre lati in un unico punto creando una nuvola bianca di
schizzi, arcobaleni e un fragore impressionante. Non c'e' da stupirsi che
gli indios la chiamassero la gola del diavolo! Con un altro gommone siamo
ritornati vicini all'altra cascata, stavolta facendosi trascinare dalla
corrente e con un sentiero di 3,5 km immerso nel verde (Sendero Macuco)
abbiamo raggiunto una piscina naturale dove si tuffa il salto Arrechea.
C'erano addiritture dei ragazzi che facevano il bagno e ho rinpianto di non
avere con me il costume. Dopo un altra mezz'ora di trekking siamo arrivati
all'uscita del parco e quindi con l'autous all'ostello. Oggi giornata di
relax e alle 16:00 partenza in pullman per il rientro a Buenos Aires, domani
mi aspetta la Patagonia!!!!!
Hasta luego y mucha suerte!
16/10/2005 - Puerto Madryn...sono in PATAGONIA!!!
Ciao a tutti,
finalmente ci sono!!! Sono in Patagonia!!! E' scritto da tutte le parti e mi
fa uno strano effetto. Questa parola mi ha sempre evocato un senso di
remoto, di irraggiungibile e adesso CI SONO!!!
Sono arrivato stamani a Buenos Aires da Puerto Iguazu e dopo un bel
pranzetto sono ripartito, stavolta in aereo alla volta di Trelew, dove sono
arrivato dopo due ore. All'aereoporto c'era ad aspettarmi il furgone che fa
la spola con l'ostello. Un'ora di viaggio per fare 60km. Abbiamo
letteralmente navigato in un deserto! E' piu' facile incontrare una nave in
mare aperto che una casa lungo la strada che collega Trelew a Puerto Madryn.
L'unico segno della presenza umana erano i cavi della corrente elettrica che
corrono paralleli alla strada, poi solo piccoli arbusti e terra a perdita
d'occhio. Questa e' la Patagonia arida, quella umida e' solo la parte che
costeggia le Ande.
Domani mattina partenza alle 8:00 per il giro della penisola di Valdes e
escursione in barca a vedere le balene! Qui in paese si respira l'aria del
porto di mare, i negozietti vendono tutto quello che serve per non
congelarsi in barca (...ho gia' comprato cappello e salva collo, domani
sembrero' il gabibbo!). C'e' un bellissimo lungo mare che ricorda la
promenade di Nizza, ma qui c'e' l'oceano!
Hasta luego y mucha suerte!
Cristiano
17/10/2005 - penisola di Valdes...le balene!
Ciao a tutti,
sono appena rientrato da una giornata massacrante ma ricchissima! Sono
partito stamani alle 8:00 dall'ostello col furgone dell'agenzia Bottazzi
(www.titobottazzi.com) per andare a fare il giro della penisola di Valdes,
incredibile riserva naturale dove vengono a riprodursi balene, pinguini,
elefanti marini, leoni marini, orche... Insomma ci sono tutti! Abbiamo
cominciato con la tappa a Puerto Piramides, un villaggio di poche case che
si trova in un golfo stupendo dove partono le barche che portano i turisti a
vedere la balana franca australe, un pesciolino di 20 metri che ha fatto di
questa insenatura la propria casa. La barche si trovano sulla spiaggia, resa
altissima dalla marea, e vengono trainate in acqua da un trattore. Non ci
siamo dovuti neanche allontanare tanto dalla costa per avvistarle, due
splendidi esemplari. La madre, enorme, stava piu' defilata mentre il figlio,
piccolo come un autotreno si avvicinava alla barca incuriosito. E' stato
incredibile!
Prima ci ha fatto vedere pinne e coda, poi ci e' passato sotto la barca
facendoci apprezzare le sue dimensioni...per fortuna che sono animali
pacifici! Dopo un'ora di foto e filmati siamo rientrati al porto per
proseguire li giro. Abbiamo raggiunto Punta Norte, dal lato opposto, a soli
100km!!!...per visitare una colonia di elefanti marini. Siamo stati accolti
da due simpatici esemplari di armadillo che come cagnolini vengono a cercare
cibo dai turisti. Sulla spiaggia, lunghissima, c'erano dei gruppi di femmine
con i propri cuccioli. Questi animali si arenano sulla spiaggia quando cala
la marea, per poi tornare in acqua a cercare cibo quando la marea risale.
Questo e' il momento in cui le orche arrivano a spingersi fino alla battigia
per mangiarne i cuccioli. La terza tappa e' stata la colonia dei pinguini,
una spiaggia dove i simpatici pennuti in frack fanno le proprie case, dei
grossi fori nelle dune. L'ultima sosta e' stata Caleta Valdes, una specie di
molo naturale lungo 30km alla fine del quale si trova una spiaggia enorme
dove vivono gruppi di elefanti marini, il maschio col proprio harem di una
ventina di femmine....capito l'elefante?! Non e' pero' tutto oro quello che
luccica, e lo sa bene l'elefante marino che deve difendersi dai continui
assalti di altri focosi rivali che vorrebbero condividere il banchetto...Mentre
assistevamo a queste risse da bar, abbiamo avvistato le orche che nuotavano
vicine alla spiaggia aspettando che la marea mettesse in tavola la cena. E'
incredibile lo spettacolo che si puo' vedere in questo posto unico al mondo,
animali rari nel proprio ambiente naturale, fatto di istinti e lotta per la
sopravvivenza, altro che lo zoo... Hasta presto y mucha suerte!
Ciao a tutti.
18/10/2005 - USHUAIA...sono in cima al mondo!!!
Ciao a tutti,
ci sono arrivato!!!...sono in cima al mondo!!! Sono atterrato da due ore a
Ushuaia e dopo aver lasciato lo zaino all'ostello, carinissimo (Antarctica
Hostel), mi sono fatto una bella passeggiata notturna in calle San Martin,
la strada principale dove ho trovato l'internet cafe dal quale sto'
scrivendo gustandomi un bel cafe e due Alfajores al cioccolato...mh!... Il
volo e' stato spettacolare, avevo il posto finestrino e quando abbiamo
sorvolato lo stretto di Magellano (che e' tutto meno che stretto...) il
cielo mi ha regalato uno spettacolo unico: l'orizzonte era una linea rosso
fuoco che sfumava per poi mischiarsi al blu intenso del cielo...da URLO!
L'avvicinamento a Ushaia non e' stato da meno. C'e'
una luna piena che illumina in modo spettacolare la baia lasciando
intravedere le montagne innevate che abbracciano questo stupendo angolo di
mondo. All'aereoporto ho preso un taxi per arrivare all'ostello e l'autista,
Leo, simpaticissimo, mi ha fatto da guida spiegandomi tutto cio' che
vedevamo e tutto quello che dovro' vedere in questi giorni. Per la cronaca,
ci sono 4 gradi ma non fa assolutamente freddo. L'aria e' fresca e ti fa
venire voglia di respirarla piu' che puoi. Hasta pronto da el fin del mundo!
19/10/2005 - USHUAIA...National Park
Ciao a tutti, ho trascorso la mia prima giornata a Ushuaia interamente
al National Park (20 pesos per arrivarci e 20 per entrare) e mi sono fatto 7
ore e mezzo di trekking tra sentieri stupendi e panorami mozzafiato fatti di
laghi e montagne innevate. Ora, come direbbe Forrest Gump...sono un po'
stanchino!...ma gia' pronto a ripartire domani per il resto della visita a
questa citta' per me stupenda. Il parco e' molto bello e abbraccia parte del
canale di Beagle e alcuni laghi. E' popolato da cavalli che vivono liberi
tra i prati e i boschi e da una miriade di lepri che spuntano da ogni parte.
Il simbolo del parco e' il picchio, il simpatico volatile che si fa
riconoscere dal rumore che fa battendo il becco contro l'albero. Ci sono
anche castori che pero' non ho incontrato e uccelli di diverse specie. La
differenza pero' la fa l'ambiente in cui ti trovi a camminare, passi dal
bosco a ripide scogliere, e soprattutto il panorama.
Stamani quando sono uscito dall'ostello nevicava e ho temuto di non riuscire
a visitare il parco o quantomeno di dovere vagare nella foschia, invece in
meno di un'ora il tempo e' cambiato completamente, le nuvole hanno smesso di
lanciare fiocchi di neve e hanno lasciato che il sole illuminasse questo
posto spettacolare colorando di verde la vegetazione e con un bellissimo e
freschissimo blu il canale e i laghi. Ho fatto il timbro al passaporto ma
non sara' certo questo il ricordo piu' bello. Domani dovrei andare a fare il
giro sul canale di Beagle (tempo permettendo) e a visitare i due musei
principali della citta'. Un beso para todos y hasta luego.
20/10/2005 - Ushuaia...il canale di Beagle
Ciao a tutti,
nel secondo giorno di visita a Ushuaia sono stato fortunatissimo, le
condizioni meteo erano ideali per la gita in barca sul canale di Beagle:
cielo senza nuvole e mare piatto. Sono arrivato a piedi al porticciolo che
e' solo a 5 minuti dall'ostello e mi sono imbarcato sul catamarano della
compagnia Canoero (75 pesos). Alle 9:30 e' cominciata l'escursione che
prevedeva come prima sosta una camminata su una delle isolette che
fronteggiano la citta' per vedere la flora locale e parlare un po' di come
il popolo Yamana, primi abitanti della zona, riuscisse a sopravivere in un
ambiente cosi ostile. Per la cronaca vivevano nudi!!!...io con tutto quello
che avevo addosso sembravo l'omino Michelin...loro invece si spalmavano il
grasso dei leoni marini e accendevano grandi fuochi (da cui il nome Terra
del fuoco). Abbiamo proseguito la traversata passando vicino a una colonia
di cormorani reali, uccelli simili ai pinguini ma con un corpo piu'
slanciato che fa di loro degli ottimi volatili oltre che eccellenti
nuotatori (scendono fino a -40 metri per pescare...). Prima del celebre faro
Les Eclaireurs abbiamo costeggiato un altra colonia ma stavolta di leoni
marini. Uno scoglio popolato da una ventina di femmine con i propri cuccioli
e un unico maschio enorme che si godeva il meritato riposo in mezzo al suo
harem. A differenza della penisola Valdes, qui i leoni possono vivere molto
piu' tranquillamente perche' non ci sono predatori come squali o orche
pronti a fargli la festa. A questo punto abbiamo raggiunto il faro che si
trova su un isoletta, che e' poco piu' di uno scoglio nel mezzo del canale,
aggirandolo per le classiche foto di rito per poi rientrare soddisfatti
verso il porto. Il canale di Beagle prende il nome dal battello col quale
Darwin fece il suo celebre viaggio in questa zona nel 1831 ed e' il piu'
grande cimitero di navi del mondo, oltre che importantissima via di
comunicazione tra l'oceano pacifico e quello atlantico.
Dopo la crociera ho visitato il museo territoriale del Fin del Mundo (10
pesos), dove e' stato ricostruita la storia di questa regione attraverso
foto, reperti e animali impagliati....e il museo della cultura Yamana (8
pesos), piccolo ma molto interessante perche' spiega attraverso disegni e
plastici come sia avvenuta la colonizzazione dell'America, molto lenta a
causa delle condizioni climatiche e della vastita' dei territori. Purtroppo
alle 20:00 e' terminata la mia visita a questo splendido angolo di mondo e
sono dovuto rientrare a Buenos Aires, dove mi trovo adesso per trascorrere
dli ultimi tre giorni di questo bellissimo viaggio. Hasta luego!
22/10/2005 - Buenos Aires...hasta luego Argentina!
Ciao a tutti, purtroppo ci siamo, siamo al momento dei saluti, il
viaggio e' arrivato alla sua conclusione e stasera alle 23:00 saro' all'aereoporto
Pistarini per imbarcarmi sull'Airbus che mi riportera' nel Bel Paese.
Questi ultimi tre giorni sono scivolati via tra momenti di relax, lunghe
passeggiate per le vie della capitale a respirare ancora una volta l'aria
della megalopoli e serate a base di Parrilla e cerveza e locali pieni di
gente che qui non conosce orari... Dopo tre giorni di caldo infernale, oggi
Baires si e' svegliata sotto la pioggia e questo rende ancora piu'
malinconico il mio arrivederci a questa splendida nazione, fatta di gente
solare che adora gli italiani e di paesaggi di tutti i tipi, tutti stupendi!
Appena rientrato in Italia mettero' in ordine le informazioni e i prezzi per
poterle pubblicare nel diario di viaggio, chi volesse farmi domande puo'
farlo quando vuole al mio indirizzo e-mail: krick77000@hotmail.com
Mi piacerebbe racchiudere in un ideale abbraccio tutte le persone che ho
conosciuto in questi 20 giorni, che sono davvero tante, e tutti coloro che
hanno letto i miei racconti, a cominciare da chi questo sito lo ha creato e
mi ha concesso questo spazio.
A tutti Voi Hasta luego y MUCHA SUERTE!
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