"Entonces en la escala de la tierra he subido entre la
atroz maraña de las selvas perdidas hasta ti, Macchu Picchu".
Cosi scrisse Pablo Neruda, chissà come ci sarà arrivato a Machu Picchu,
magari con il camino inca o con il treno locale. Di sicuro avrà trovato una
situazione alquanto diversa da oggi. Machu Picchu è una città incaica
stupenda, sia per il grado di conservazione e sia per la magia del posto,
elevata sopra una rupe con montagne altissime e la selva che la contiene. Siamo
arrivati a Aguas Caliente, il paesino sotto Machu, di notte, con un treno
"locale" da Ollantayatambo un paese che abbiamo raggiunto con 3 ore di bus
da Cusco, per risparmiare. Qui già le due note dolenti: l'andata e ritorno
ci è costata 30 dollari (e ci ha detto pure bene!), la seconda è che i
turisti li fanno viaggiare su vagoni separati dalla gente locale. Stamattina
abbiamo preso il primo bus alle 6 per Machu per vedere spuntare il sole dal
punto panoramico dove viene scattata la classica foto, siamo stati i primi a
salire. Per fortuna a quell'ora c'era poca gente, quindi ci siamo goduti lo
spettacolo del sole che piano piano lambiva la città. Dopo un pó sono
arrivati quelli del camino inca, circa 400 che sembravano formiche che scendevano
dalla montagna, e che noi abbiamo fregato sul tempo e alle 11 sono arrivati
tutti i turisti dell'escursione giornaliere. Sandro ha fatto il suo "inca-
trail", infatti ha fatto un trekking lungo un' antica strada incas tracciata
lungo il precipizio fino ad un ponte elevatoio incaico. Poi è salito sulla
vetta del Huayna Picchu, ovvero quello sperone di roccia che si vede dietro
la cittá nelle classiche foto di Machu (è salito in 40 minuti, beffando la
lonley planet che diceva in un´ora e mezza, tutto questo senza foglie....).
Danila intanto si caricava dell'energia emanata dal sole di Machu (piú che
caricata di energia si è bruciata la faccia dal sole....).L'altro ieri
abbiamo fatto un'escursione nel Valle Sagrado vicino Cusco, abbiamo visitato
due siti inca veramente interessanti e abbiamo visto due mercatini, dove
Sandro ha dovuto incatenare Danila per la sua malattia da Shopping...visto
che ci rimane da girare per più di un mese. Domani abbiamo un giorno intero
per rilassarci a Cuzco e visitare le ultime cose e Dopodomani partieremo per
il Lago Titicaca. Ritornando al discorso di Machu Picchu, penso che Hiram
Bingham nel 1910 oltre a scoprire una cittá incoparabile ha scoperto senza
saperlo una miniera d'oro per il Perù. Solo per il biglietto del treno e
l'autobus per 8 chilometri e l'entrata ci sono partiti 60 dollari cada
testa....e siamo andati al risparmio. Speriamo almeno che questi soldi siano
spesi bene. Ci sentiamo dal Titicaca (a 3800 metri)
Un saluto e un' abbraccio
Sandro y Danila
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