09/08/2002
TAM: Transportes A la Muerte

Ciao Ragazzi,
Eravamo rimasti, che avevamo appena passato la frontiera Boliviana. Dopo le varie feste ci siamo ripresi e siamo partiti per l'isola del Sole e l'isola della Luna, sul lago Titicaca, dove abbiamo passato una notte. Abbiamo preso una camera nella parte sud dell'isla del Sol, da cui si gode una vista stupenda sull'isla de la Luna e sulla cordillera andina. Nell'isola del sol, non ci sono macchine solo asini, un silenzio assoluto e ripide salite. Quest'isola e ricca di storia, qui è nato dal Sole Manco Capac, prima imperatore Inca, che poi ha fondato Cusco. Infatti sull'isola ci sono diverse rovine Incas. Il giorno seguente Sandro è partito per un trekking di 17 chilomtri verso la parte nord. Il percorso si snodava lungo un camino inca che seguiva il crinale dell'isola , a volte sembrava di stare in Scozia con le profonde baie e isolotti, a volte sembrava di stare in Sardegna, con il profumo degli arbusti, i muri a secco e le limpide acque verdi smeraldo delle spiagge, solo la presenza degli Aymara mi ricordava che stavo a 4000 metri di quota e su un lago. Danila ha aspettato nella parte Sud, dove Sandro l'ha raggiunta in barca dal Nord nel pomeriggio e l'ha trovata che intratteneva pubbliche relazioni con un francese, un americano, un colombiano e una boliviana e con i bambini del posto. Abbiamo conosciuto anche un gruppo di sfigati di avventure nel mondo che volevano decapitare la capo-gruppo per le esose spese di viaggio e nominare Sandro al suo posto, nel gruppo c'erano due romani simpaticissimi che sicuramente rivedremo a Roma. Oggi siamo partiti per la Paz, il bus ha costeggiato sempre il lago Titicaca, a un certo punto ci hanno fatto scendere per passare un piccolo stretto, hanno caricato il pulman su una chiatta di legno e noi su una lancia. La Paz è una città incredibile, con il pulman si arriva dall'alto e si vede una cittá che sprofonda in una vallata a 3800 metri di quota, dove stranamente l'area povera si trova in alto e quella ricca in basso. Per quel poco che l'abbiamo vista ci piace molto, perchè è abitata dagli indios Aymara e poi ci sono grattacieli che si armonizzano bene con la parte coloniale......Però è tutta in salita e che salite!!!!.
Colpo di scena
oggi abbiamo comprato il biglietto aereo per la foresta amazzonica, con partenza domani alle 14. La compagnia aerea è tutto un programma: la TAM, che letteralmente sta per Transportes Aereo Militares, ma che i boliviani chiamano Transportes A la Muerte. E' una compagnia aerea militare e dove siamo andati a comprare il biglietto sembrava una caserma dell'aeronautica, con militari dappertutto. Questa decisione di prendere l'aereo è stata presa straordinariamente, visto i nostri budget, per un motivo di sicurezza. Siccome Danila voleva assolutamente visitare la foresta, la scelta era tra la strada piú pericolosa al mondo o l'aereo (...piú pericoloso del mondo...)..voi che avreste scelto? A parte tutto, questa decisione è stata la piú saggia. visto che abbiamo letto sul giornale che in questa mesata sono caduti nell'abisso 3 bus con 55 morti, e non è la prima volta anzi. Noi cerchiamo di ridurre al minimo il rischio visto che all'andata il pullman cammina sull'orlo del baratro (la strada è sterrata e ad unica corsia e quando due pullman si incrociano è terribile). Al ritorno prendiamo il bus che cammina dalla parte della montagna. Adesso vi salutiamo. Non sappiamo se ci sono collegamenti internet dalla foresta.
Un bacio a tutti
Sandro e Danila

 

 

 

 

 

 


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