16/08/2002
Back from Tuichi

Ciao Ragazzi,
Siamo salvi!
Fino a vent'anni fa Rurrenabaque era un piccolo paese in mezzo alla foresta amazzonica sconosciuta dai viaggiatori e dal mondo. La sua fortuna turistica è stato un episodio alquanto insolito. Nel 1980 una spedizione di quattro turisti voleva arrivare fino a Rurre da una città vicino La Paz, via fiume con una zattera, avventura mai fatta da nessuno. Arrivati nella foresta, ad un certo punto la zattera incontrò una cascata e si ruppe. Di due persone non si sà più nulla fino ad ora, un' americano molto coraggiosamente navigò attaccato ad un tronco fino ad arrivare in un villaggio nella Giungla, l'altro, un israeliano volle proseguire via terra attraverso la foresta.
L'americano ingaggiò subito una spedizione per cercare gli altri compagni ma niente! Dopo un mese circa contattò un certo Tico Tudela, unica persona della Bolivia che conosceva la foresta palmo a palmo. Andò solo con un barcaiolo e dopo pochi giorni ritrovò l'israeliano più morto che vivo, tutto ricoperto di vermi, lo riportò a Rurrenabaque e lo curò. Questa persona lo ricompensò con del denaro, scrisse un Libro dal titolo "Back from Tuichi", dove raccontò la sua storia. Grazie al libro molti israeliani furono attratti da Rurre e Tico aprì la prima agenzia di spedizioni nella foresta. Ora Rurrenabaque ha più di 10 agenzie e un turismo avviato, ma spartano e avventuroso. Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere Tico e siamo stati nella selva per 3 giorni, presso il fiume Tuichi. E non è stata una passeggiata, più che un paradiso, un inferno verde!Adesso che siamo sani e salvi possiamo dire che è stata una bella esperienza, ma non la consiglio a nessuno. Appena arrivati, dopo tre ore e più di barca, nella tenda da pranza siamo stati accolti da una tarantola morta. Il campo era molto spartano , più di quello della Pampa. La barca se ne è andata, quindi eravamo totalmente isolati. Abbiamo fatto un camminata e la guida, ci ha riferito dei numerosi pericoli della Foresta, come il giaguaro che attacca di notte alle spalle, la formica 24, chiamata così per 24 ore di dolori terrificanti, dei vari serpenti, insetti, liquidi di piante mortali e via dicendo, insomma ogni passo era un incubo.
Il caldo era insopportabile e umido e dovevamo camminare totalmente coperti e imbacuccati dalla testa ai piedi per proteggerci dalle zanzare e tutti gli insetti del pianeta. Dopo il primo giorno una bella sorpresa: sotto ai nostri letti abbiamo visto due tarantole, che avevano i nidi proprio lì. La guida continuava a dire "No hay problema, no te preocupe, amigo!", e io gli ho chiesto: "ma se pizzica?", e lui mi ha risposto "Hay muchos problemas, amigo!".Immagginate che nottata che abbiamo passato, con la nostra zanzariera che controllavamo ogni due minuti.
Ho maledetto Danila trecento volte per aver voluto venire nella Foresta!Ci siamo svegliati per fortuna vivi, con le occhiaie, ma vivi!
Comunque per il resto è andata bene, abbiamo fatto dell'artigianato con i prodotti della foresta, abbiamo scoperto le varie proprietà delle piante, e anche un piccolo corso di sopravvivenza, che speriamo non ci sia utile.
L'ultimo giorno abbiamo costruito una zattera, usando solo ciò che offriva la natura, comprese le corde, e siamo scesi sul rio Tuichi, che in alcuni tratti ha molte correnti. Insomma, sicuramente poco turisticoooooo!
Domani siamo di riposo a Rurrenabaque, e dopodomani partiamo per Coroico a 4 ore da La Paz, ci aspettano 14 ore di pullman.
Vi salutiamo, contenti di poterlo fare!
A presto
Sandro e Danila

   

 

 


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